I tanti infortuni al Milan fanno scattare un campanello d’allarme e devono anche far riflettere: perché nessuno spiega cosa non va? Perché nessuno si pone degli interrogativi sulla situazione attuale della preparazione fisica e atletica dei ragazzi rossoneri? Avere tanti infortuni al Milan è qualcosa che è capitato costantemente nel corso degli ultimi anni, non è forse il caso di cambiare qualcosa dal punto di vista della preparazione? Speriamo che qualcuno ci dia una risposta.
Infortuni al Milan, quando il non detto pesa più del detto
Nessun processo, ci mancherebbe. È anche vero però che qualcuno deve parlare degli infortuni al Milan, altrimenti mandiamo tutto in cavalleria e nessuno si pone delle domande che, invece, potrebbero anche portare ad un miglioramento della situazione. Anche perché il non dire nulla, alimenta sospetti e congetture da parte di chi non vive nell’ambiente tutti i giorni. E quindi noi parliamo e analizziamo la situazione: perché «gli infortuni sono la vera nota dolente» ha detto Pioli da Napoli ieri sera. E la situazione è tragica: ok il debuttante Pellegrino, che era entrato per l’infortunato Kalulu, il quale non avrebbe giocato se ci fosse stato Kjaer. Problemi in difesa aumentati a dismisura con la squalifica di Thiaw (ma questo fa parte del gioco e lo devi mettere in conto), mentre di Caldara non è che si senta particolarmente l’assenza.
A Napoli senza sei infortunati
Il Milan si è presentato al Maradona con sei giocatori infortunati: Bennacer, Caldara, Sportiello, Chukwueze, Loftus-Cheek e Kjaer. È chiaro che con una rosa da 24 elementi di movimento, averne cinque fuori pesa parecchio. Senza dimenticare Pulisic, fuori a fine primo tempo della sfida contro il Napoli per un affaticamento al flessore.
Da inizio anno già 19 infortuni
Scene già viste, purtroppo. E dall’inizio dell’anno i numeri parlano di ben 19 infortuni, di cui 12 muscolari. Dall’infermeria, con tempi di recupero diversi, sono passati infatti Maignan, Krunic, Jovic, Okafor, Bartesaghi e Kalulu, attualmente sono ai box Caldara, Loftus-Cheek, Sportiello e Chukwueze, oltre a Kjaer e Bennacer. Difficile dire di chi sia la colpa, di certo il problema c’è da anni e nessuno in casa Milan è stato in grado di trovare una soluzione. Già, stagione 21/22: Porto-Milan, gara di Champions League, con ben sei giocatori fuori per infortunio (Maignan, Theo Hernandez, Rebic, Diaz, Messias, Florenzi); e ancora, nella stagione, Chelsea-Milan con sette indisponibili (Maignan, Calabria, Theo Hernandez, Florenzi, Messias, Saelemaekers, Kjaer, più Ibrahimovic, non inserito in lista UEFA); quest’anno, per PSG-Milan ci si è fermati ad appena quattro (Sportiello, Loftus-Cheek, Chukwueze, Okafor, oltre a Caldara, Bennacer e Jovic che si è fatto male durante il riscaldamento). Insomma: infortuni al Milan? Ci sono e ci saranno probabilmente. Ma qualcuno batta un colpo.
