Gli infortuni sono l’incubo di ogni allenatore, forse di Stefano Pioli un po’ di più. Come evidenzia oggi La Gazzetta dello Sport, in questi primi mesi il tecnico parmense ha dovuto spesso far fronte ai guai fisici dei suoi uomini, ridisegnando il suo Milan anche in funzione dei vari acciacchi. I rossoneri dai 30 anni in su hanno sofferto di più, sebbene non siano stati gli unici a imprecare (anche Calabria, Kessie, Krunic e Bakayoko hanno dovuto fermarsi, nonché Daniel Maldini con l’Under 20 azzurra).
Il rapporto di fiducia che esiste tra un allenatore e i preparatori atletici che collaborano con lui, nonché coi medici, deve essere totale: ecco perché in passato, più di una volta, è capitato di sentire allenatori del Milan rispedire al mittente i dubbi sulla preparazione svolta a Milanello pre-stagione. Capitò con Gattuso dopo una serie di guai muscolari occorsi a elementi della rosa, ma anche Pioli spende sempre parole di stima per il proprio staff, com’è normale e giusto che sia. Il problema, però, resta. E su un aspetto sono tutti concordi: la densità di impegni sul calendario alla lunga si paga.
Guardando la rosa del Milan, c’è un solo giocatore over 30 che ancora non ha avuto problemi: è Tatarusanu, fin qui comunque impegnato pochissimo. Gli altri hanno pagato dazio: da Ibrahimovic a Giroud, passando per Kjaer, Florenzi e Messias. In questo momento, dunque, il Diavolo è giovane anche per necessità, oltre che per filosofia.