L’ultima partita e mezza di Olivier Giroud con il Milan è stata un vero e proprio disastro. Dopo il gol di pancia a Lecce, le statistiche di Oli sono diventate un incubo. Il secondo tempo al Via del Mare è stato più che difficile, culminato con il nervosismo e l’espulsione per un fallo di mano non fischiato che hanno mandato su tutte le furie il numero 9 rossonero che ha reagito sbottando contro l’arbitro e beccandosi due giornate.
Nel mezzo la doppietta con la Francia nell'”allenamento” contro Gibilterra per poi tornare sugli spalti di San Siro a seguire i suoi compagni vincere soffrendo contro la Fiorentina. La Champions poteva ridargli lustro vista l’assenza anche al prossimo turno contro il Frosinone, ma invece da lì, l’abisso. Per restare in tema.
Il rigore sbagliato dopo 6′ come una sliding doors della partita. Dal possibile vantaggio allo svantaggio, sempre dal dischetto. Peggio di così non poteva andare. Anzi, forse sì. Nei restanti 90′ infatti combina poco e niente ed il Milan che si aggrappa alla sua esperienza deve arrendersi ad una serata no che può capitare a chiunque, anche ai migliori.
Adesso un altro turno di stop da scontare sabato, poi un altro big match, con l’Atalanta, dove non bisognerà sbagliare. Giroud avrà tempo e modo per pensarci, per farsi trovare pronto all’appuntamento, con il gol ma non solo. L’incubo deve finire.