Il nome di Josip Ilicic è uscito con forza negli ultimi giorni. Secondo gli esperti di mercato, lo sloveno sarebbe un obbiettivo concreto della dirigenza rossonera per la prossima stagione. Un giocatore di esperienza (33 anni) da inserire in un gruppo di giovani ma che ha palesato la necessità di avere delle guide più esperte in campo. Ma Ilicic sarebbe un nome giusto da inserire nel Milan del futuro? Andiamo a scoprirlo insieme.

Qualità a basso prezzo

Sicuramente uno degli aspetti che vanno a favore dello sloveno è quello economico. Lo stipendio di Ilicic si aggira intorno al milione e mezzo, cifra assai bassa gli standard del Milan. Il costo del cartellino, data anche l’età, sarebbe non sopra i 12/15 milioni di euro. I cattivi rapporti con Gasperini potrebbero creare uno scenario simile all’addio del Papu Gomez, cifra simbolica di 8 milioni e tutti felici e contenti. Tolto l’aspetto economico, sono indubbie le qualità tecniche dello sloveno che è un assoluto protagonista del campionato italiano da diversi anni. La media tra gol e assist è in doppia cifra per entrambe le voci, insomma uno che fa la differenza. Andrebbe ad alzare la qualità della batteria dei trequartisti, che soprattutto in zona gol ha faticato molto in questa stagione. Porterebbe anche esperienza internazionale, visto che l’Atalanta ormai approda stabilmente nelle coppe europee da 4 anni e nelle ultime due stagioni in Champions League. In questo modo il Milan avrebbe un uomo di esperienza in ogni reparto: Kjaer in difesa, Ilicic per il centrocampo e Ibrahimovic per l’attacco. Rispetto agli altri due, Ilicic sarebbe più un leader tecnico che carismatico, ma non sempre c’è bisogno di avere un carattere forte per essere un trascinatore.

Poca duttilità e problemi personali

Non è tutto rosa e fiori quando si parla di Ilicic. Purtroppo sono ben noti i suoi problemi personali che per due volte lo hanno tenuto lontano dai campi per diversi mesi. Non è un attacco personale, ma è un’analisi di un giocatore che spesso ha avuto dei momenti di down. Va considerato nell’economia di una stagione. Inoltre la collocazione tattica dello sloveno potrebbe essere un problema. Nel 4-2-3-1 di Pioli non potrebbe che fare il trequartista. Ruolo che è stabilmente ricoperto da Calhanoglu che è anche in trattativa per il rinnovo di contratto. All’Atalanta abbiamo visto che Ilicic non sia molto propenso alla panchina, creare un dualismo tra lui e Hakan sarebbe controproducente? Probabilmente si. E’ anche vero che con tane partite all’interno di una stagione, ci sia bisogno di ricambi di qualità ma bisogna vedere se un giocatore accetta di doversi giocare il posto ogni partita. Forse Ilicic potrebbe essere più propenso ad accettare un ruolo da riserva di lusso, essendo il Milan il suo primo grande club all’età di 33 anni.

In sostanza ci sono molti pro e qualche contro, spetterà a Maldini e Massara decidere se Ilicic possa essere un tassello giusto nella crescita di questo Milan.