HomeIn evidenzaIl Milan riparta dal Milan, questa volta per davvero

Il Milan riparta dal Milan, questa volta per davvero

Questa volta per davvero. In occasione dell’ennesima rinascita – o ripartenza che si voglia – il Milan dovrà dettare la linea, senza dipendenze o condizionamenti dannosi. Non c’è Ibra o Maldini che tenga, il Milan riparta dal Milan. Poi ci saranno i vari Ibra, Maldini, Gazidis o Rangnick a condire un progetto che ha già una sua linea e una direzione cristallina. Ripartire da punti fissi fa comodo per eventuali cadute non previste, ma ripartire guardando tutto dall’alto ha un altro effetto. Quello che conduce alla sensazione di aver finalmente trovato la retta via. Zero dipendenze, zero problemi. In questi giorni di incognite, Ibra ha caricato l’ambiente con altrettanti quesiti. Prima il messaggio ai compagni, un rientro da guest star. “Finalmente vi allenerete con un vero vincente”. Basterebbe anche meno, basterebbe far parte semplicemente di un Milan che sa di essere il Milan, oltre ad Ibra e oltre a tutto. Come nel passato, senza scomodare leggende o pagine che risollevano piacevoli ricordi.

Chiarezza. La ripartenza da Milan passa dalla chiarezza. Una trasparenza necessaria, quindi nessun giochetto alla Boban-Gazidis per intenderci. Nessuna intervista indesiderata, nessun botta e risposta per il potere o un disegno di un Milan in un’isola che non c’è. Maldini e Rangnick sono l’ultimo esempio di un Milan che non sa dove sbattere la testa. Destra o sinistra? Con Gazidis al centro, detentore di un potere sbiadito, in attesa di trovare le risposte corrette ad un rebus impossibile. Chi ci perde? Sempre il Milan, destinato a leccarsi le ferite profonde per un trascorso ricco di insidie. Una strada smarrita per mancanza di basi solide e un disegno chiaro del futuro. Un errore non da Milan.

Quando. La vera domanda – a questo punto – coinvolge le tempistiche, con l’orologio che non sembra fermarsi mai. Tra ritorni, addii inaspettati, rinnovi in bilico e bandiere che non sembrano sventolare mai. Una volta per tutte il Milan dovrà ridisegnarsi, con la consapevolezza necessaria. Un autoritratto di cui andare fiero, senza sbavature o imperfezioni. Tralasciando anche chi cerca l’inesistente perfezione, una quadratura di un cerchio o una luce in un tunnel infinito. Se è vero che non si riparte vincendo, diamo alla nuova partenza un colore e un significato che il Milan merita.

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