“I giovani della squadra non devono avere pressioni. Perché ad assorbire le pressioni ci penso io. Le responsabilità le prendo io. E a me piace farlo. Tutti dobbiamo solo lavorare e credere”. Ha parlato così Zlatan Ibrahimovic al termine della gara vinta nei confronti dell’Udinese per 2-1. Ancora lui, il gigante svedese a decidere. Un gol e un assist (per Kessié, nella rete del momentaneo 1-0). Ha 39 anni, ma ne dimostra almeno 10 in meno. In campo presenta una immensa tecnica, condita da grande intelligenza calcistica, e una classe da campione. Perché il Milan ha bisogno di Zlatan. Da quando è tornato in Italia, ha preso parte a 23 reti (tra gol e assist), in 22 gare. Mentre va a segno da 6 turni di fila! Numeri da capogiro per lo svedese, che con 7 reti è il capocannoniere del campionato. Intanto il Milan se lo gode, così come si gode la vetta della classifica.
Leader in campo e fuori
Durante la gara, il numero 11 rossonero si è rivolto nei confronti di Brahim Diaz dicendo: “Devi dare la palla a me!”. Questa frase non lascia spazio ad interpretazioni. Zlatan Ibrahimovic sa che in qualche modo, le palle vincenti passano da lui. Che sia una rete, o un assist, lui ci mette sempre lo zampino. Poi sa sempre come tranquillizzare l’ambiente. Sa prendersi le sue responsabilità, ed ammorbidire quelle degli altri. Parla sempre bene dei compagni, li aiuta, e si immerge nel gruppo sentendosi uno di loro (pur avendo vent’anni in più).
Quali sono gli obbiettivi di Zlatan?
Lui non lo ha mai negato. È tornato al Milan per dimostrare di essere il più forte. Non per fare la mascotte. E i risultati parlano per lui. Proprio per questo vuole porsi grandi obbiettivi. Come lui stesso ha detto nel post-gara, la squadra ha obbiettivi personali, ma anche e soprattutto obbiettivi collettivi. E lui crede in qualcosa di grande. Questo Milan con Zlatan Ibrahimovic può contendersi seriamente la vittoria del campionato.
Come lui stesso dice:” Quando giochi nel Milan, non puoi lottare per il settimo, sesto, o quinto posto. Al Milan o si lotta per il primo, o niente”. E ricordiamoci che nella scorsa stagione, Zlatan lanciò una provocazione: “Sono fortunati perché sono arrivato a Gennaio, altrimenti vincevo lo scudetto!”. Chissà se dopo 24 risultati utili consecutivi, le 5 vittorie e un pareggio, in 6 gare di campionato, il Milan abbia finalmente ingranato la marcia decisiva, per un ritorno in auge tanto atteso, quanto voluto.