Come sottolineato anche dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, Zlatan Ibrahimovic è stato autore di un 2020 caratterizzato da ottime prestazioni. Da quando è tornato al Milan, il centravanti svedese ha rilanciato la squadra, ha messo a segno 20 reti in 29 partite, è diventato il marcatore più anziano nella storia del derby della Madonnina, è diventato il giocatore con più gol (62) in tutte le competizioni dal 2010 e ha concluso l’edizione 2019/2020 della Serie A da calciatore con più reti (167) dopo i 30 anni nei cinque principali campionati europei a partire dal 2000.
Inoltre, con la prima punta nativa di Malmo, la compagine allenata da Stefano Pioli è passata da una media di 1,4 punti e di 1,2 gol a partita a una media di 2,1 punti e di 2,2 reti a partita. Infine, dopo la gara contro il Verona dello scorso 8 novembre, il bomber classe ’81 è diventato il primo giocatore del Diavolo a segnare in sette presenze consecutive nella massima serie italiana nell’era dei tre punti.
Insomma, l’ex attaccante dei Los Angeles Galaxy, che si è messo a sfidare le leggi dell’invecchiamento, è stato sicuramente un affare per il club di Via Aldo Rossi che, a fine stagione, potrebbe rinnovargli il contratto. Nel caso in cui dovesse confermarsi su questi standard per tutto il campionato, il prolungamento sarebbe infatti una formalità.