Durante la conferenza stampa di Emerson Royal da nuovo giocatore del Milan, come di consueto Zlatan Ibrahimovic ha presentato il giocatore. Ecco le sue dichiarazioni integrali:

Il benvenuto: “Buongiorno a tutti. Prima di iniziare voglio dire benvenuto al Black Panther Emerson Royal. È un giocatore che seguiamo da tanto, ma abbiamo aspettato a portarlo qui. Portiamo qui un giocatore fisico con molta intensità, così che Fonseca abbia differenti soluzioni“.

L’acquisto di Royal: “Con Emerson diventiamo più forti, era uno degli obiettivi di inizio mercato. Questo è il giorno 5 della creazione. Siamo contenti e let’s go Emerson. È molto importante sottolineare come i brasiliani stiano bene nel Milan“.

Sul patron di Red Bird: “Cardinale è in città. Abbiamo fatto riunioni ieri e oggi, abbiamo parlato di varie cose, non c’è nessuna novità. Lui vuole che si spenda di più, io dico di no. Siamo al giorno 5, non significa che altri due giorni saranno altri due acquisti. Per costruire il mondo non conta solo chi entra. È tutto sotto controllo, non siamo di fretta. Abbiamo i nostri obiettivi, le nostre idee e strategie per rinforzare la squadra, sempre con profili che cerchiamo. Sappiamo esattamente ciò che stiamo facendo“.

Su Kalulu: “Non c’è nulla da dire oggi. L’importante è cosa è meglio per lui, quanto spazio avrà con Fonseca e cosa è meglio per il club. È vero che Florenzi si è fatto male e mi dispiace tanto perché è importante per noi. Ora è arrivato Emerson e ora il mister avrà un problema positivo per mettere la squadra in campo“.

Ancora su Royal: “È stata anche una grande volontà di Emerson di venire qui, non c’era da convincerlo: voleva rappresentare il Milan. In attacco siamo forti e compatti, non vedo movimenti possibili. In difesa con Emerson e Pavlovic anche. Forse c’è qualcosa di extra, ma vediamo. Volete sapere tutto, ma vediamo cosa succede“.

Il sesto giorno legato al centrocampista?: “Può essere, può essere. Vogliamo costruire una squadra più compatta possibile. Sono molto occupato, ma è un lavoro divertente. Giorno dopo giorno imparo molte cose, ma quando lavori con gente forte diventi forte. Ci sono tante cose da fare, ma mi piace la responsabilità“.

Su Duplantis: “Compliementi a lui. Io non c’entro niente con la maglia, ma è un tifoso del Milan. Deve raccogliere la mia eredità“.

Sul perché Royal e non altri: “La scelta di Emerson è stata semplice. Rappresenta il profilo giusto e rappresenta equilibrio tra difesa e attacco. È il profilo perfetto per l’identità dell’allenatore. Noi giochiamo per attaccare perché le big giocano così e non siamo in campo per difendere i risultati, ma per farli“.

Su Berlusconi: “Quando parliamo di Silvio Berlusconi, si tratta di una persona a cui tengo tanto. Quando sono arrivato al Milan mi ha dato la felicità, poi ho conosciuto la persona per cui provavo stima. Purtroppo ora non c’è più, ma gli sarò sempre grato. Provo sempre a portare avanti ciò che lui mi ha insegnato, per me era un grande e resterà per sempre nella storia. Siamo tutti qua grazie a lui perché lui era il Milan. Proviamo a portare il Milan sempre più su e renderlo orgoglioso“.