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L’imprescondibilità di Ibra e il suo peso in campo: chi vuole fargli da vice?

Sono ore importanti quelle che stanno scoccando in casa rossonera, considerando anche il raduno previsto per lunedì 24, il primo tra le squadre di Serie A. Ore importanti per quel che riguarda soprattutto il rinnovo di Zlatan Ibrahimovic, in questo momento ancora in Svezia per la ripresa della scuola dei figli.

Sembra tutto fatto tra lo svedese e il Milan: un altro anno insieme per 6 milioni di euro. Giusto così. Un giocatore, seppur alla soglia dei 40, così determinante, così capace di spostare gli equilibri non può certo guadagnare meno del suo compagno di scuderia, oltre che di squadra, Gigio Donnarumma. In una finestra di mercato atipica, corta e low cost, sarebbe impensabile e folle decidere di non puntare su un usato garantito come Ibra.

C’è solo un problema: chi gli farà da vice? La personalità ingombrante del numero 21 milanista non è cosa trascurabile e anche le ultime gare della stagione, giocate interamente nonostante l’età e un calendario compresso, dimostrano la sua voglia di dimostrare e non cedere il passo alle nuove leve. Ecco perché si sta rivelando difficile arrivare a obiettivi come Milik e Jovic, oltre che per i prevedibili motivi economici.

Entrambi gli attaccanti, delusi dalle rispettive ultime esperienze, hanno certamente voglia di rivalsa e di trovare più spazio: missione praticamente impossibile con Ibrahimovic. Allo stesso tempo avrebbe poco senso strapagare qualcuno per tenerlo in panca; dunque meglio aspettare ancora un anno prima di investire sulla punta del futuro. Ecco quindi che Maldini & co. stanno pensando a profili meno altisonanti, come Dusan Vlahovic della Fiorentina. Giovane, poco costoso e soprattutto con meno pretese rispetto ai due citati sopra.

E poi ci sono sempre Rebic, anche se l’idea di Pioli è comunque quella di impiegarlo sulla sinistra per le sue doti dinamiche e di sacrificio, e Leao, che nelle ultime uscite ha trovato maggiore affidabilità, ma soprattutto i gol che nella prima parte della stagione erano mancati (contro Spal, Juventus e Samp). Fare il secondo di Zlatan, ad ogni modo, resta una responsabilità non da poco.

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