Ibra è sempre più il Milan e il Milan è sempre più Ibra. Una dipendenza sana e che porta i suoi risultati, belli e piacevoli. È difficile immaginare un Milan senza Ibra, attivo su tutti i fronti, mai arrendevole, goleador, pronto ad aiutare i compagni. Nella gara di ieri contro la Sampdoria, lo svedese ha raggiunto la doppia cifra in campionato. Ma nel bilancio finale della stagione in rossonero, Ibra ha portato carattere e determinazione: di fatto ha cambiato il Milan.
Massara, nel pre partita di Genova, ha parlato di “ottimismo” per il rinnovo dello stesso Ibra, pronto a risposare il progetto rossonero. Ancora una volta, in un momento in cui il Milan aveva tutto da perdere, ha ritrovato la luce.”Sono come Benjamin Botton“, ha detto Ibra scherzando. Scherzando ma non troppo, Ibra dice ciò che pensa e anche ieri non voleva lasciare il campo da gioco perché “voglio segnare un altro gol”. Una mentalità che ad oggi fa la differenza in un Milan in cui tante pedine non sono ancora al top della condizione o comunque hanno margini di crescita che lo svedese sta colmando alla perfezione.
Sulla carta e in linea oggettiva risulta quindi difficile pensare ad un Milan, questo Milan, senza Ibra. Gli anni non contano, l’abbiamo visto, per l’ingaggio il Milan farà volentieri uno sforzo per garantire una colonna portante che ha deciso una stagione e potrebbe fare la differenza per un’altra. Questa volta dall’inizio, con un progetto che ha delle basi solide.