Il doppio ex della sfida Filippo Maniero ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Gazzetta.it nella quale ha parlato di Hellas Verona-Milan, gara in programma questa domenica sera alle ore 20.45 al Bentegodi. Ecco le sue dichiarazioni.
Sulla sua esperienza rossonera e su Zaccheroni: “Lui portò il Milan al titolo. Noi invece nel ’98 chiudemmo il campionato molto staccati. In finale di Coppa Italia con la Lazio, vincemmo 1-0 l’andata con un gol di Weah ma al ritorno perdemmo 3-1. Delusione. Poi passai al Venezia e si chiuse la mia esperienza rossonera“.
Sul tifo nella gara di questo weekend: “E domenica tiferò per i rossoneri, lo dico senza paura di fare un torto al mio passato gialloblù, perché il Verona in classifica è tranquillo da tempo“.
Su chi l’abbia impressionato di più: “Entrambe, gli obiettivi di inizio stagione erano diversi. Il Verona doveva salvarsi e ha fatto un campionato fantastico, il Milan puntava a tornare in Champions ma aveva rivali più attrezzate nella lotta per la Serie A“.
Su Pioli: “Merito suo, sia chiaro, ha lavorato alla grande, tirando fuori il meglio dal gruppo che aveva a disposizione. Però secondo me Inter, Napoli e Juve avevano qualcosa in più a livello di organico, quindi…“.
Sulla pressione per il tecnico rossonero: “È già sulle sue spalle da un po’, non credo che da qui in poi sarà molto diverso. Deve solo continuare a fare ciò che ha funzionato bene fin qui“.
Sulla fatal Verona: “Ormai fa parte del passato, anche se tradizionalmente non è uno stadio facile per il Milan. Ne so qualcosa, sponda Verona, stavolta. Il Milan ci fece visita e lo rimandammo a casa con un bel 3-1. Fu l’acuto di una stagione deludente, però. Non riuscimmo a evitare la retrocessione. A livello personale andò bene, sì. Segnai 12 gol e mi guadagnai l’interesse di un Parma pieno di fuoriclasse. L’anno successivo arrivai ad assaggiare perfino la Champions League“.
Su Ibrahimovic: “Sarei saggio e capirei che il fisico non mi consente più di giocare sempre. Quindi continuerei, sì, ma adattando il mio ruolo all’interno della squadra“.
Su Investcorp e Tonali: “Conterà molto il parere dei dirigenti, Maldini e Massara. Mi sembra evidente che si debba ripartire da loro e da Pioli, per quanto dimostrato in questi anni. E da Tonali: è il giocatore che mi ha impressionato di più, sarà un punto di riferimento per gli anni a venire. Se devo fare un nome, scelgo lui“.