Fare un mercato importante. Sarà questo il dovere del Milan nella sessione estiva per prepararsi al meglio per la prossima stagione che sarà impegnativa visto il ritorno in Champions League. Acquisti importanti per alzare il livello, che potrebbero essere finanziati da cessioni – anche loro – piuttosto importanti. Nelle ultime ore si è parlato di un possibile addio di uno tra Jens Petter Hauge e Rafael Leao o addirittura entrambi. Il Milan valuta ogni situazione ed in caso di offerte importanti non opporrà particolari resistenze.
MA CONVIENE DAVVERO?
E’ questa la domanda che in tanti si sono fatti alla quale non c’è una risposta secca. Troppe le variabili ed i risvolti che potrebbero cambiare in un modo o nell’altro le sorti del Milan. I due giocatori sono stati protagonisti di una stagione, in modo diverso, fatta di alti e bassi. Il norvegese non ha avuto tantissimo spazio ma si è ritagliato spezzoni importanti ed è riuscito a mettere a segno 5 gol tra Serie A ed Europa League. Il portoghese invece lo spazio e le occasioni per spiccare il volo le ha avute, ma le risposte sul campo – specie in un ruolo non suo – non sono arrivate. I gol sono stati “soltanto” 6, non tantissimi per uno che ha giocato diverse partite da centravanti e che ha avuto la piena – o quasi – fiducia di Pioli.
Se da una parte è vero che il Milan non vorrà svenderli, privarsi di entrambi – seppur avendo la possibilità di incassare una cifra importante – potrebbe essere un errore anche dal punto di vista del mercato. Dall’abbondanza sulla fascia sinistra, ci si ritroverebbe con il solo Rebic ed una casella in più da riempire oltre alle altre priorità di Maldini. Non è tutto, infatti – come spesso è successo dalle parti di Milanello – i due potrebbero esplodere altrove e rappresentare un grande rimpianto per il Milan in virtù del talento e del potenziale che li caratterizza entrambi.
Il pericolo è dunque dietro l’angolo: cedere Hauge e Leao non sembra l’idea migliore ma tutto, specie per il Milan, dipenderà dalle condizioni che impone il mercato.
