Dopo un’attesa durata circa 3 mesi causata dalla pandemia che prende il nome di Covid-19, il campionato di Serie A, come abbiamo appreso negli scorsi giorni potrà ripartire. Si inizierà, in realtà, con le gare di Coppa Italia tra Napoli ed Inter e Juventus e Milan. La Serie A – invece – riaprirà i battenti il 20 giugno con i recuperi della 25esima giornata. A tal proposito, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport il presidente della FIGC Gabriele Gravina per fare il punto sulla situazione.
WEEKEND – “Siamo in una fase meno complessa ma è un momento delicato. Siamo nel tempo della programmazione, pronti a ripartire ma siamo rigidi perché i rischi sono alti”.
PRIMA PAGINA EQUIPE – “L’Italia si è affidata all’UEFA dal primo momento. Non potevamo essere estranei alla ripartenza. Titolo Equipe? Portiamo a casa un risultato importante, ha influito molto la nostra determinazione. E’ stato utile essere coordinati con l’UEFA”.
CALCIO ITALIANO – “Ne esce in maniera rafforzata ed armoniosa. L’incontro di giovedì con Spadafora è stato – a differenza di momenti di tensione – armonioso e simbolo della condivisione. Ci siamo tolti un peso che portavamo da tempo. Abbiamo dimostrato coerenza ed il calcio ha preso coscienza dei suoi limiti. Abbiamo dialogato costantemente con il Ministro e ci sono stati incontri settimanali all’interno delle federazioni. Ne usciamo con forza e dando messaggi di speranza al nostro Paese. I rischi ci sono ma dipenderà da noi e da un pizzico di fortuna”.
MOMENTO IN CUI PENSAVA DI NON RIPARTIRE – “E’ stata una preoccupazione molto forte, abbiamo vissuto momenti difficili in un mondo in cui dobbiamo condividere con il cialtronismo. Ci sono stati momenti con i miei amici abbiamo dovuto convivere con i filosofi dell’ovvio, con i fautori del piano B. Ogni momento ha avuto sempre in noi la consapevolezza che il calcio italiano doveva ripartire. Il nostro calcio rappresenta la bellezza e l’occupazione. Non è solo economia, ma c’è bisogno anche di rispetto”.
MOMENTO PIU’ DIFFICILE DELLA CARRIERA – “E’ stato difficile non solo per me e per il calcio, ma per tutto il Paese. E’ stato impegnativo e costernato da una serie di piccoli accenni di grande amarezza. Sono venuti fuori tanti aspetti particolarmente chiari ed evidenti, mostrando il vero volto di tanti personaggi che ci circondano. Ho capito tante cose. Con molta franchezza ho seguito alcune indicazioni del Papa”.
NUOVO FORMAT PER ACCORCIARE LA PROSSIMA STAGIONE – “Se il campionato sarà in grado di ripartire il 12 settembre, andando ad intensificare alcune date nelle soste invernali riusciremo a chiudere tutto in tempo. L’art. 218 del decreto legge – soprannominato Norma Gravina – consente alla Federazione di adottare delle modalità di format diversi. L’auspicio è che si riprenda con le modalità che ben conosciamo. Siamo comunque pronti a soluzioni alternative”.
RIAPERTURA DEL CALCIO UNA QUESTIONE POLITICA – “Non credo ci siano stati contrasti di natura politica, sarebbe gravissimo. Mi dispiacerebbe per il calcio italiano, è uno dei riferimenti importanti di tutto lo sport. Ha una funzione non solo economica ma ha una multidimensionalità che merita rispetto. Vorrei essere ottimista nel pensare che in tutto questo che c’è stato ha avuto solo ragioni tecniche. Il mio agire è stato spinto da determinazione e prudenza, dettata dalla tutela della salute”.
OPZIONE NUOVO STOP – “Abbiamo un piano strutturale e molto chiaro, contenuta in una delibera federale. In caso di momentanea sospensione del campionato e di impossibilità di terminare la stagione si farà ricorso a playoff e playout, per far sì che ci siano risultati con merito sportivo. Il campionato se dovesse terminare definitivamente entro l’8 giugno si terrà conto di un algoritmo che terrà conto dei risultati sul campo di ciascuna squadra”.
SCADENZE DEI GIOCATORI – “E’ un tema delicato. La FIFA ha dato indicazioni e ci siamo attenuti. Qualche giorno fa c’è stato un incontro tra le parti e stiamo cercando una soluzione con l’AIC. Stiamo pensando ad una proroga dei contratti per il 20 agosto”.
SERIE C – “Un’ipotesi di ripartenza è il 28 giugno, non ci saranno playoff e playout per terminare il campionato. Femminile? Mi piacerebbe moltissimo che il campionato di Serie A si portasse a termine. Stiamo cercando una soluzione su questo, magari ripartendo ai primi di luglio”.