Il presidente federale, Gabriele Gravina, ha parlato della situazione del calcio italiano, sempre più in ansia per l’emergenza sanitaria, ai microfoni di Sky Sport: “La preoccupazione c’è ed è inutile nasconderlo, ma al momento non vedo il rischio di uno stop dei campionati. Questo problema coinvolge non solo il calcio, ma anche la vita sociale ed economica di tutti. Dovremo vivere alla giornata, programmando, progettando e cercando di adottare tutti gli strumenti a nostra disposizione per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Il calendario? Credo che il ritmo sia sempre lo stesso, in questo momento forse si è esasperati da questa pandemia. Dopo questo weekend concederemo un momento di tregua ai nazionali, che non saranno più impegnati fino a marzo. La Nazionale rappresenta però un patrimonio di questo Paese, è capace di infondere speranza e non dobbiamo spegnerla, ma alimentarla, magari facendo in modo di conciliare tutti gli impegni anche attraverso alcune piccole modifiche. Il futuro di Roberto Mancini? Siamo legati a lui da due anni di contratto. Ho pensato al prolungamento, attendo notizie da lui”.
E ancora: “Salvare il calcio? Sarà compito della Federazione lavorare di comune accordo coi presidenti delle varie componenti. È giusto andare incontro ai più deboli e a chi soffre di più. Credo che raggiungeremo insieme un risultato. Ci sono proprietà e società che stanno mettendo all’interno del mondo del calcio grandi sacrifici. Solo alcuni club, una percentuale inferiore a quella che si può immaginare, hanno chiesto il rinvio del pagamento degli stipendi al primo dicembre. Si prospettano momenti di difficoltà, ma anche di idee e progetti che possono offrire soluzioni a momenti duri”.