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Femminile, Giuliani: “Il derby lo sogni da piccola, vogliamo riscattarci dopo la sconfitta dell’andata”

Intervistata da DAZN sul sito ufficiale, Laura Giuliani ha parlato di vari temi tra tempo libero, il derby che attende ed il calcio femminile in Italia.

Quando ha capito di voler fare la calciatrice professionista:Il mio percorso da portiere inizia a sette anni, quando giocavo nella squadra dell’oratorio. È stata una casualità: volevo giocare fuori ma non ero abbastanza forte e un giorno siccome mancava qualcuno tra i pali hanno messo me. Ero bravina, da quel momento mi hanno chiamata solo per quel ruolo e a me è iniziato a piacermi“.

Le tappe principali del suo percorso da calciatrice:Il primo passo è stato farmi accettare: dovevo fare il portiere per poter giocare con i compagni maschi. Da lì sono passata alla squadra femminile vicino a casa, l’SF82 di Bollate. Il sabato ero in campo con le Giovanissime, la domenica con la Primavera. Sono approdata in C sotto età e a un tratto mi sono trovata a scegliere tra Como2000 e Atalanta (ma Bergamo era troppo lontano). Il passo più importante è arrivato però nel 2012, con il trasferimento in Germania. Lì è avvenuta la mia crescita: tattica, atletica e personale“.

Come valuta il suo periodo al Milan:Speravo che il periodo di adattamento sarebbe stato più breve, ma ora sono tranquilla e consapevole di aver trovato la giusta maturità calcistica, raggiunta soprattutto grazie al mio preparatore atletico (Christian Berretta, preparatore dei portieri del Milan) che mi ha sempre motivato e spinto nel modo giusto“.

Chi è stata la giocatrice più forte mai affrontata:Quella più recente Miedema. Fortissima e ogni volta che ci gioco contro trova il modo per segnare. Un incubo. La seconda la pesco dal passato: Marozsán, che ritengo la più forte in assoluto. Mi fece gol direttamente da calcio d’angolo quando era al Francoforte. È una che se giochi alta mette la palla sopra, se giochi bassa ne mette una filtrante e non riesci a coprire. Una combinazione perfetta tra tecnica e intelligenza“.

Sul derby che arriverà:Il derby è la partita che sogni di giocare fin da piccola. Da buona milanese sono sempre stata ansiosa che arrivasse quel momento, ma già giocare a San Siro (contro la Juventus nell’ottobre 2020) era stato particolarmente emozionante. Sulla gara che ci attende sabato siamo cariche e di sicuro c’è grande voglia di riscatto dopo la sconfitta dell’andata”.

La parata più bella da rossonera:La parata più bella da quando sono al Milan è arrivata proprio nel derby di ottobre su Ajar. Uno contro uno, nel secondo tempo, lei ha calciato e io d’istinto ho parato“.

Come il Milan ha sistemato la fase difensiva:Nella prima parte di stagione ci è mancata un po’ di organizzazione e di attenzione sulle preventive. Facevamo fatica a riorganizzarci a palla persa e di conseguenza abbiamo preso troppe imbucate. Oggi, col lavoro quotidiano, ci siamo velocizzate nel trovare soluzioni rapide; e io mi sono alzata di qualche metro, per agevolare le mie compagne in difesa“.

I punti di forza dell’Inter:L’Inter brilla in questo momento nella fase offensiva e Chawinga è la loro arma più importante: veloce, attacca la profondità, forte fisicamente e punta sempre l’uomo. È la giocatrice perfetta per coach Guarino. Anche Polli sta facendo un ottimo campionato e nella manovra sa come creare spazi per i due esterni. Cito infine Ajara, ma lei la conoscevamo già dalla passata stagione“.

Sul finale di stagione:Noi abbiamo l’obbligo di pensare di vincere tutte le partite, di portare a casa più punti possibili. Per riuscirci dobbiamo essere perfette nella gestione mentale della gara, soprattutto nei minuti finali“.

Differenze tra calcio femminile in Italia ed estero:Siamo cresciute a livello esponenziale ma ora siamo un po’ arenate. Le strutture vanno ampliate, gli stadi anche. Il nostro limite è questo. I tifosi vanno portati allo stadio, perché l’indotto economico non può derivare solo dagli sponsor, ma anche dal pubblico. In Inghilterra ci vanno in 80 mila a vedere le partite di calcio femminile. Il nostro obbiettivo dev’essere questo“.

Cosa fa nel suo tempo libero:Sono una mina vagante: mi piace disegnare, scrivere, cantare, viaggiare, cucinare. Amo stare a casa con i miei gatti, sentirli tutti e quattro addosso. Sono una persona attenta all’ambiente e alla sostenibilità, tanto che collaboro con una Onlus che si chiama Plastic Free. Quando riesco faccio anche la speaker per le aziende, trovando punti in comune tra il ruolo del portiere e quelli di impiegati o manager“.

Milan Femminile: Laura Giuliani - MilanPress, robe dell'altro diavolo
Milan Femminile: Laura Giuliani – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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