Olivier Giroud non segna dal 18 febbraio con il Monza. Un giorno comunque ravvicinato al 2 marzo…ma la sensazione è quella dell’avere una punta distaccata dal gioco rossonero. Sono passate solo tre partite, ma il francese ha già avuto alti e bassi in questa stagione. E quando si parla di bassi, si parla di un giocatore che c’è solo per concludere.
Lo fa benissimo il buon Oli. Questa è letteralmente la sua miglior stagione in Italia di sempre, e mancano 10 partite alla conclusione del campionato, ma ci sono match in cui non incide nelle idee di Stefano Pioli. Forse, come capitato all’Olimpico con la Lazio, è semplicemente il contesto troppo confusionario.
Perché il problema non è semplicemente del numero 9, che come sempre si fa un grande sbattimento con 37 compleanni alle spalle. Prendendo d’esempio la vittoria last-second con i biancocelesti, il bomber si è indietreggiato nel finale per cercare di accorciare le linee tra attacco e centrocampo e soffrire fino all’ultimo secondo. E poi può essere semplicemente stanco, perché Giroud gioca sempre e dà tutto.
C’è questa teoria tra i tifosi che ha una parte di verità. Giroud, quando non c’è una chiara identità di gioco, soffre tantissimo. Giusto perché Oli è l’uomo d’area di rigore che al massimo fa da sponda, ma nella costruzione non contribuisce come fanno altri attaccanti. Oltre a ciò, la forma fisica è da considerare. Non sempre è lucidissimo nelle scelte e spesso si intravede a sprazzi nel corso della stessa partita, ma è tutto comprensibile e gli si vuole bene comunque per l’intensità che ci mette sempre in marcatura.
E la testa dov’è? Perché ovviamente ai tifosi del Milan piacerebbe continuare quest’avventura con il campione d’Europa e del mondo (magari non come prima scelta). Le ultime notizie parlano di un allontanamento dal calcio continentale per approdare in MLS e fare contenta la famiglia. Potrebbero essere quindi gli ultimi mesi di Giroud con la maglia che l’ha portato sul tetto d’Italia: lui, fino all’ultimo, vorrà esultare con la lingua di fuori. Con un destino ancora tutto da decidere, perché l’amore per il Diavolo non è finito, anzi.