Dopo il muro giallo affrontato mercoledì in Champions, domani sarà il turno della Gradinata Nord. È la stagione dei record per i rossoblù: sfiorati i 28 mila abbonati, miglior risultato di sempre, perfino migliore della stagione 2009/2010 quando giocarono in Europa.
È un Genoa interessante quello visto fin qui, ed è anche un ammazzagrandi perché ha collezionato 7 punti contro Lazio, Roma e Napoli. Tendenzialmente presente una difesa a tre, cinque mediani e Gudmundsson a gravitare attorno alla punta centrale.
L’idea del Grifone è provare ad aggredire l’avversario, pressando uomo su uomo come forse a Genova non si vedeva dai tempi di Gasperini. Le defezioni dei due centrali titolari di centrocampo, Badelj e Strootman, non hanno intaccato la mentalità della squadra.
Dunque a 72 ore esatte dalla sfida al Borussia Dortmund, il Milan trova un avversario con un piglio simile ai tedeschi, sebbene con valori tecnici e moduli differenti. L’atmosfera peraltro non sarà tanto dissimile dal Signal Iduna Park, per via dell’entusiasmo del popolo genoano ed anche per la conformazione architettonica di Marassi.
Il Diavolo scenderà in campo con alcune novità rispetto all’ultimo impegno europeo. La catena di destra è possibile vedrà impegnati dal primo minuto Florenzi e Chukwueze, mentre in regia dovrebbe tornare Adli. Anche il terminale offensivo è pronto ad essere cambiato: Okafor favorito su Giroud.
A guardare il calendario questa sembra la partita più semplice del mese di ottobre, ma Genoa-Milan non è mai stata una gara banale e tantomeno lo sarà in questo momento dove i liguri stanno facendo bene. Competizione e rivale diversi, ma stesse vibes del mercoledì di Champions.