Il Milan riparte, in qualche modo. Così scrive la Gazzetta dello Sport, nell’edizione odierna. La partita di ieri sera contro la Lazio, non è certamente stata uno spot positivo per il nostro calcio, tutt’altro. Tra un arbitraggio pessimo, i tantissimi cartellini troppo spesso tirati fuori istintivamente e la rabbia della rissa finale, ieri la Serie A e le due squadre che la rappresentavano non ci hanno fatto una bella figura.
LA PARTITA
Passando alle questioni calcistiche, è stata una gara dove un pareggio sarebbe stato giusto, entrambe le squadre hanno avuto le loro occasioni, solo che i biancocelesti hanno sbagliato un tiro in più dei rossoneri. Il primo tempo è stato un inno all’angoscia, tutto troppo tattico, con Sarri che è chiaramente diventato – per citare una canzone di Salmo – “tutto ciò che ha sempre odiato“. Già, perché se prima il “Sarrismo” era bello da vedere e creava un calcio spettacolare adesso si è un pò “Allegrizzato“.
Nel secondo tempo si vede qualcosa in più, ma al 57′ cambia tutto con il secondo giallo per Pellegrini, e i padroni di casa rimangono in 10. Tante proteste per il cartellino che viene estratto per un placcaggio del terzino italiano verso Pulisic, che non si voleva fermare nonostante Castellanos fosse a terra dopo un colpo subito al volto. L’americano può non essersi accorto del giocatore a terra, oppure può essere stato furbo (come tutti hanno sempre fatto). Fatto sta che il pallone, in quella situazione andava buttato fuori da Pellegrini, e fino a che l’arbitro non fischia, si gioca.
L’episodio cambia la partita ma non gli animi degli aquilotti, che nonostante l’uomo in meno giocano meglio, andando anche molto vicini al vantaggio con Immobile. Alla fine la fatica, a fine partita, annebbia la mente della Lazio però, e Okafor, dopo una serie di tiri e rimpalli in aerea, riesce a segnare l’1-0 al minuto 88. Il gol di ieri è anche il quinto del suo campionato.
La partita si conclude poi con altri due espulsi (saranno tre a fine partita): Marusic che, da quanto capito, insulta l’arbitro Di Bello e si becca il rosso; e infine Guendouzi, che commette fallo di reazione sulla prolungata trattenuta di Pulisic spingendolo e buttandolo a terra. La gestione dei cartellini è molto molto discutibile, ma il milan non ci pensa e va dritto per la sua strada, consolidando il terzo posto e portando il pensiero a giovedì, per l’andata degli ottavi di Europa League.