Così diversi, così uguali. Theo e Lucas Hernandez sono legati da sempre da un rapporto particolarmente stretto, tant’è che il primo nel marzo scorso diceva al quotidiano L’Equipe: “Lucas ed io siamo quasi una cosa sola“. Lo stesso periodico transalpino oggi tratta il legame tra i due in un approfondimento a loro dedicato nel giorno della semifinale contro il Marocco.
Dalla gioia al dolore. L’avventura in Qatar era iniziata con il duello tra i due per un posto da titolare sulla fascia sinistra. Nella prima gara Deschamps aveva preferito Lucas, ma dopo 13’ il giocatore del Bayern ha dovuto dare forfait a causa di un grave infortunio (rottura del legamento crociato) che lo terrà fuori per diverso tempo. Ecco l’occasione per Theo, arrivata nel modo peggiore possibile.
Il rossonero si rende protagonista già contro l’Australia, ma il pensiero è per il fratello. Nella prima mattina presto del 24 novembre lo accompagna per la partenza per l’Austria, là dove si è sottoposto all’intervento chirurgico. In quel momento la promessa: vuole portare a casa la Coppa del Mondo per lui. Questa sera avrà l’opportunità di guadagnarsi la finale e avvicinarsi al trofeo
Theo, alla fine, ha spesso seguito le orme del primogenito. Lucas è stato rapidamente convocato dall’Under 16, nel 2012, mentre il fratello ha atteso altre due promozioni per fare la sua comparsa, tra gli Under 18, nel 2015. Ora vuole imitarne le gesta di 4 anni fa: portare a casa un Mondiale da protagonista. Da Lucas a Theo, da Hernandez a Hernandez.