Sul proprio suto internet, il Corriere della Sera ha redatto una lunga analisi riguardo alcune operazioni finanziarie svolte dal Fondo Elliott sugli assetti del Milan, evidenziando che la società lussemburghese che controlla il club ha registrato una perdita superiore al miliardo, per l’esattezza 1.046.977.327,85 euro. In queste settimane centrali, infatti, ci sono state alcune operazioni finanziarie a monte del Milan, l’ultima chiusa il 10 agosto. Tra queste, un travaso di azioni che ha interessato due società del Delaware fondamentali nella struttura proprietaria. Movimenti che secondo il CorSera potrebbero preludere a qualche novità negli assetti del club: una cessione? L’ingresso di altri soci? Un semplice riassetto interno del controllo?
Elliott è diventata proprietaria del Milan nell’estate 2018 esercitando le garanzie sull’inadempiente Yonghong Li. All’epoca costui creò una scatola societaria per l’acquisto del Milan: la Rossoneri Sport Investment Luxembourg (Rossoneri Lux). Ed Elliott con due finanzieri italiani (Gianluca D’Avanzo e Salvatore Cerchione) costituì sempre in Lussemburgo la Project Redblack per erogare il prestito alla Rossoneri Lux. Fallito il cinese, gli americani sono andati a escutere la garanzia e così la Project si è presa il 100% della Rossoneri Lux che ha il 99% delle azioni del Milan. Nell’ultimo bilancio della Rossoneri Lux, depositato da poco, sono indicate perdite cumulate per oltre un miliardo al 30 giugno 2019. Il 25 giugno scorso c’è stato un passaggio di azioni dentro la Project, la società che controlla la Rossoneri Lux che a sua volta ha il 99% del Milan. La Genio Investments ha ceduto 120 azioni alla King George. Entrambe sono veicoli dell’arcipelago Elliott. Piccola operazione ma è un segnale che qualcosa si sta muovendo: è il primo assestamento che emerge in due anni. E le carte fanno più luce dentro la Project, perno della proprietà. Ci sono tre categorie di azioni (A-B e C) e le due finanziarie appena citate hanno tutte le azioni A che corrispondono al 49,99% del capitale votante. Ma chi ha il resto? Ovvero le B (4%) e le C (46%)? Nell’ultima segnalazione ufficiale del Milan (27 settembre 2019) si diceva che il capitale di Rossoneri Lux “è interamente detenuto da Project Redblack, il cui capitale sociale è a sua volta detenuto da Blue Skye Financial Partners e da alcune società indirettamente detenute da Elliott Associates ed Elliott International”. Se quelle di Elliott fossero solo Genio e King vorrebbe dire che la maggioranza è in mano alla Blue Skye Financial Partners (Lussemburgo) dei finanzieri D’Avanzo e Cerchione che fin dall’inizio hanno affiancato gli americani nell’operazione e che sono ora in cda del Milan. Ma è probabile, come hanno detto in passato fonti di Elliott, che a loro faccia capo «solo» il 4% delle azioni B (comunque decisivo per la maggioranza) mentre sul 46% resta un alone di mistero. Per capire potrebbe essere utile il bilancio Blue Skye ma non è una loro priorità pubblicare i conti: nel 2020 (due settimane fa) hanno depositato il bilancio, inconsistente, del 2015. Sei giorni fa, infine, le due società di Elliott (Genio e King) e la stessa Blue Skye hanno rilevato le «vecchie» finanziarie lussemburghesi di Yonghong Li che erano state messe fuori gioco, rimanendo orfane del Milan, quando il fondo esercitò la garanzia e si prese la Rossoneri Lux. Manovre estive nei labirinti rossoneri da cui il fondo Elliott sta cercando una via d’uscita.