Alessandro Florenzi, terzino del Milan, ha parlato ai microfoni di SportMediaset, tra i vari argomenti affrontati il suo infortunio più recente e la tripla sfida in arrivo contro il Napoli. Di seguito tutte le sue dichiarazioni.

Sulle sue condizioni di salute: “Sto bene e sono e felice di essere tornato. Sono cresciuto fisicamente e atleticamente”.

Se ci sono stati momenti di sconforto dopo l’infortunio durato ben sei mesi: “Sì, c’è stato un piccolo momento in cui ho pensato di cercare altre strade, però per fortuna la mia famiglia mi è sempre stata vicina e mi ha fatto pensare bene a quello che volevo. Quando ho ricominciato a pensare al pallone tutti gli altri pensieri sono andati via”.

Su osa può dare ancora Alessandro Florenzi al Milan e al calcio italiano:
“Posso dare tanto e mi sento di poter dare tanto ogni giorno qui. Sono pronto ad aiutare tutti, in primis devo stare bene io perché poi se sto bene posso dare tanto. La motivazione che mi ha spinto a recuperare in questi mesi è tanta. Dispiace sempre vedere i compagni soffrire da fuori e non poterli aiutare in pieno. Soffri anche fuori ma non come quando sei dentro lo spogliatoio. Spero adesso di essere una carta importante per il Milan e sono qui per questo”.

Su Kvaratskhelia:  “È un giocatore molto bravo che sta facendo la differenza. Penso che si possa fermare più di squadra che singolarmente ma dobbiamo pensare a come fermare il collettivo del Napoli più che un solo giocatore”.

Su Leao e il suo rinnovo di contratto: “Rafa è sempre molto tranquillo. Spero per lui e per noi che possa fare la differenza domenica. Anche lui sa quanto sia importante per il nostro gioco, non dico che siamo aggrappati a lui perché nessun singolo può valere una squadra, quindi insieme a lui dobbiamo cercare di ritrovarci anche noi per fare una bella partita”.

Su Ibrahimovic: ”Lui è bionico. Quello che gli ho visto fare a lui l’anno scorso non l’ho mai visto fare a nessuno. Anche da fuori, solo la sua presenza ti dà una spinta, ti aiuta. Cerca sempre di tirare fuori il meglio da noi e anche da se stesso”.

Su Spalletti: “Prima della partita di domenica sicuramente gli darò un grandissimo abbraccio, poi saremo avversari per 90 minuti. Lui rimane uno degli allenatori più influenti che ho avuto nella mia carriera”.

Su un retroscena di mercato legato ad un suo ipotetico passaggio al Napoli dopo l’esperienza al PSG: “Avevamo chiacchierato un po’ ma alla fine non c’è stato nulla di concreto, giusto due battute insieme”.

Sulla sfida contro il Napoli, visto come favorito: “Trovarsi già svantaggiati o sconfitti è una cosa a cui ci siamo abituati l’anno scorso, lo dicevano in tanti e poi se lo sono rimangiati e sono saliti sul carro. Preferisco parlare dopo la partita”.

Sulla doppia sfida contro il Napoli in Champions League: “Non credo che loro abbiano esultato così tanto quando ci hanno preso ai sorteggi, calcolando quello che sappiamo fare è quella che è la storia del Milan”.

Se il Napoli si può battere: “Nessuna squadra è invincibile”.

Se intende chiudere la carriera al Milan: “Fammi arrivare a domenica intanto, poi vediamo (ride, ndr)”.