Un avvio in sordina, con un paio di infortuni e diverse difficoltà che hanno relegato in panchina Junior Messias nella prima parte di stagione all’interno della sua nuova avventura in Serie A, con la maglia del Milan. In effetti, il 2021-2022 del calciatore ex Crotone è stato caratterizzato da alti e bassi, l’eterno ballottaggio Saelemaekers e gli interrogativi sul proprio futuro, tutt’altro che già deciso.
Prendersi il riscatto
Trecentosessanta minuti, o poco più, alla fine del campionato e della stagione. Un campionato ancora in bilico e con la possibilità di alzare il tanto atteso trofeo, a discapito dei cugini nerazzurri, campioni in carica e favoritissimi. Junior Messias, oltre la rete contro il Genoa tra le mura di San Siro trovata in campionato, ha fatto molta fatica nell’arco degli ultimi mesi a mettersi in mostra come fatto in precedenza, nei match contro Atletico Madrid o proprio Genoa, al Marassi nella partita d’andata.
Eppure, contro la Lazio, siamo riusciti ad ammirare probabilmente la partita più brillante da quando il numero 30 veste la casacca rossonera: corsa, qualità, efficacia nell’uno contro uno ed imprevedibilità. Il brasiliano ha dato la sensazione di essere a tratti immarcabile.
Le ultime quattro partite potrebbero essere realmente decisive per il futuro dell’ex esterno del Crotone, che corre, lotta e si diverte nel tentativo di strappare il sì della dirigenza sulle possibilità di riscatto e restare – dunque – in maglia rossonera. Un giocatore come Messias, dovesse confermare questo stato di forma negli ultimi quattro incontri, potrebbe certamente candidarsi per ricoprire un ruolo importante nel Milan della prossima stagione: non un titolarissimo, certo, ma quell’uomo capace di farsi trovare pronto, di saper subentrare e – perché no – di spaccare in due la partita grazie al talento, la rapidità e quelle qualità offensive che ad oggi nella rosa del Milan, non si trovano così facilmente.
