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MP – “Stavamo bene insieme”, la presentazione del docufilm sul Milan di Ancelotti: le voci degli ex rossoneri

Questo pomeriggio si è tenuta l’anteprima del film “Stavamo bene insieme“, realizzato da DAZN e che racconta il Milan di Carlo Ancelotti. Presenti alcuni ex rossoneri, che hanno rilasciato alcune interviste ai giornalisti presenti, tra cui l’inviato di MilanPress.it.

Massimo Ambrosini – “Bello ricordare ciò che eravamo perché insieme eravamo speciali sia in campo che fuori. E’ stato complicato mettere insieme tutti, ma sicuramente soddisfacente rivedersi in mezzo al campo tutti insieme. Il Derby del 2003 è stata la partita più tesa di tutta la storia: la rivalità era tanta e la posta in palio enorme. C’era una tensione pazzesca, non si muoveva una foglia a Milano. L’assist a Gilardino contro lo United? Quello che io ricordo di quella partita è il riscaldamento: San Siro così lo è stato poche volte. Gente, pioggia, il casino: 70mila persone un’ora prima della partita. Immagine che mi commuove e ce l’ho dentro. Della finale di Manchester ricordo la tensione e l’equilibrio della partita. La parata di Buffon su Pippo, la traversa di Conte. Giocai terzino perchè si era infortunato Roque. Mi ricordo i rigori e l’apoteosi dopo la fine. Le similitudini con il Milan attuale? Noi eravamo coraggiosi ed ambiziosi. Questa squadra qui ha anche una base solida come avevamo noi: sono ragazzi che hanno gli attributi. Il gruppo nostro era solido e con tanto talento ma, a essere onesti, vivevamo anche un periodo storico per la società e per il calcio europeo che ci ha facilitato nel cammino. Il nostro Milan primeggiava anche in termini di ricavi, adesso il mercato economico è talmente sbilanciato che fare un paragone sarebbe ingeneroso per il Milan di adesso. De Ketelaere? A lui del paragone di Kakà non interessa molto. Un ragazzo molto applicato che si è preso il suo tempo per capire dove è capitato e cosa gli viene chiesto. In ogni partita mette sempre qualcosina e continuo a pensare che sia un acquisto stra azzeccato e che sia un ragazzo forte di testa, di gambe. Non ci devono essere dubbi sul suo acquisto anche se fino ad adesso non ha fatto cose eccezionali. Le differenze tra la proprietà di Berlusconi e quelle di oggi? La bravura di Paolo oggi è stata quella anche di compensare ciò che noi avevamo tramite il Presidente Berlusconi. Rispetto a noi questa mancanza oggi non si sente tanto. Paolo e Ricky si sono divisi i compiti e han fatto sentire la presenza. Su Maldini è da segnalare il fatto che abbia avuto la capacità di mettersi in discussione. Il passaggio fondamentale l’ha fatto quando ha continuato ad apprendere in un ruolo nuovo e adesso è padrone completo della situazione. Non dimentichiamoci che oltre a quello che dà in termini di carisma e protezione, lui ha scelto i giocatori giusti”.

Christian Brocchi – “Il titolo del film è la frase che identifica ciò che eravamo noi. In quegli anni abbiamo vinto tutto quello che c’era da vincere perché alla base, oltre a un aspetto tattico e tecnico, c’era proprio questo, stare bene insieme: uno spirito incredibile e un’amicizia. Maldini e Massara stanno facendo un grandissimo lavoro con l’obiettivo di portare l’allenatore dei giocatori con caratteristiche di cui ha bisogno. Vanno avanti con la stessa mentalità e ricreare quelle similitudini con quell’epoca in cui noi riuscivamo a vincere. Bello anche da tifoso vedere come gioca il Milan e che ti dà l’idea di essere un bel gruppo. Tonali? Solo lui potrà dire dove può arrivare. Sicuramente ha dato una dimostrazione grande nella conquista dello scudetto di attaccamento alla maglia e di avere qualità giuste per essere leader di questa squadra. Un ragazzo così giovane che ha dimostrato di potersi prendere sulle spalle una squadra importante come il Milan. Adesso l’obiettivo più grande è rimanere su questi livelli e alzare sempre di più l’asticella. Calabria quando l’ho avuto in primavera me ne parlava già anche Pippo: aveva qualcosa in più. Gli ultimi anni che ha fatto di percorso con noi lo hanno aiutato a diventare un po’ più europeo, con qualche visione di gioco diversa, con il fatto di capire il gioco in maniera diversa. Ha un’interpretazione del ruolo molto europea e sta facendo delle cose grandi: vederlo capitano del Milan è una soddisfazione grande per chi lo ha allenato. Per De Ketelaere c’è bisogno di tempo: non tutti sono pronti, specie quando sei giovane, a entrare e dare risposte importanti sulle aspettative che ci sono intorno a te. Non dimentichiamoci che quando metti dentro in una prima squadra un ragazzo giovane che nessuno conosce è un qualcosa di guadagnato: invece quando da un ragazzo giovane già ti aspetti qualcosa di più, hai bisogno per forza di dargli un minimo di tempo per inserirsi in un contesto diverso rispetto a quello a cui era abituato”.

Giuseppe Pancaro – “Il ricordo più bello? L’arrivo a Milanello, l’emozione del primo giorno e la facilità con cui mi sono ambientato, merito di un gruppo sano. Sorpreso da Ancelotti? No, ma bisogna inchinarsi al più grande allenatore italiano della storia. Sorpreso dallo Scudetto? No, perché vedevo che il Milan stava lavorando molto bene. Ho fatto i complimenti a Paolo Maldini e mi ha fatto veramente molto piacere. Theo Hernanrdez lo vedo benissimo, da qualche anno è tra i primi tre al mondo, ma Maldini resta unico. Lui e Massara hanno lavorato bene sul mercato e Pioli sul campo. Molte società in Italia dovrebbero prendere esempio dal Milan. Adesso i rossoneri devono cercare di riportare la stessa identità e le stesse certezze anche in Champions League. Non ho dubbi, conoscendo la mentalità di Paolo Maldini e quello che chiederà la società ai giocatori, che il Milan riuscirà a fare bene anche in Champions. Cosa c’è di Ancelotti in Stefano Pioli? Non lo so, bisognerebbe viverlo quotidianamente. Da quello che sembra, ha un grande rapporto con i giocatori. Quindi, forse, in questa parte di carattere che lo porta ad essere benvoluto. Seconda stella? Sicuramente può giocarsela per vincere, ma ci sono anche Inter e Napoli. Il Milan certamente può dire la sua”.

Film Milan Stavamo Bene Insieme

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