L’ex giocatore del Milan Filippo Galli ha rilasciato un’intervista all’edizione online de La Gazzetta dello Sport in cui ha parlato dei rossoneri tra mercato ed inizio di campionato. Queste le parole di Galli:

Sul precampionato rossonero: “Buono. Mi pare un Milan che si è mosso bene sul mercato, quanto meno in base agli obiettivi dichiarati, che sono stati centrati. Mercato a cui darei un 8”.

Se la rosa è completa: “Sotto l’aspetto dei profili chiave, sì. Dopo di che, manca ancora qualcosa. Una vera e propria prima punta, a meno che non si decida di lavorare su Colombo, anche se Lorenzo è un centravanti diverso da Giroud, con caratteristiche meno da uomo d’area. Servirebbe un vero alter ego del francese. L’altra questione è dietro, dove c’è stata qualche sbavatura e amnesia di troppo che se non sistemi alla lunga poi paghi. È vero che è calcio d’agosto, ma fra pochi giorni si parte”.

Su che consiglio vuole dare: “Occorre arrivare preparati e affrontare qualsiasi impegno con la necessaria concentrazione, come se fosse una partita di campionato. Sono amnesie che dobbiamo toglierci: uscite sbagliate, disattenzioni in marcatura. Abbiamo concesso dei gol che in campionato non possiamo permetterci di prendere”.

Sui miglioramenti e i problemi: “Il centrocampo è molto ben assortito, così come le fasce, ma in difesa occorre alzare l’asticella dell’attenzione. Perché? È una questione di cali di tensione. La premessa è che nel calcio moderno anche i centrali sono coinvolti nella fase di possesso in un lavoro impegnativo dal punto di vista cognitivo e quindi subiscono pressioni superiori rispetto ai miei tempi. Quindi ci sta che possano avere momenti in cui non riescono a tenere l’attenzione elevata lungo i 90 minuti. L’auspicio è che queste lacune diminuiscano con l’aumentare dell’importanza delle partite”.

Se è la lacuna più grande: “Direi di sì. Davanti, se ci pensiamo, Pioli ha tante soluzioni con giocatori tecnici e offensivi come Pulisic, Chukwueze, Okafor. Tutta gente che può giocare in più ruoli e posizioni”.

Su che centrale deve arrivare: “Serve un giocatore completo, che sappia difendere ma anche impostare e costruire, e sappia tenere l’uno contro uno con lo spazio alle spalle. Anche perché mi immagino un Milan che voglia essere dominante e quindi possa ritrovarsi a difendere a parità numerica. Serve un profilo con competenze di gioco e abbia capacità di lettura. Diciamo, in prospettiva, un altro Thiaw”.

Su dove si colloca il Milan nella lotta Scudetto: “È senz’altro dentro, assieme ad altre squadre, col Napoli che parte favorito”.