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Zaccheroni si racconta dopo l’incidente: “Sono vivo per miracolo. Ora voglio riprendere in mano la mia vita: ho ricominciato a guardare le partite in tv”

Lo storico tecnico rossonero Alberto Zaccheroni si racconta ai microfoni del Corriere della Sera per la prima volta dopo l’incidente che lo scorso febbraio gli ha procurato un trauma cranico e ha messo a serio rischio la sua vita. Ecco alcune delle sue dichiarazioni.

Mi ha trovato mia moglie Fulvia accasciato a terra, in fondo alle scale. Dice che ero in un lago di sangue, con la testa aperta e un occhio fuori dall’orbita. Sono vivo per miracolo, ma del mese in terapia intensiva non ricordo nulla. So solo quello che mi ha raccontato mia moglie che era con me a casa a Cesenatico. Lei era al piano terra, io stavo verosimilmente scendendo le scale e sono scivolato. Sono ruzzolato per otto-dieci gradini. Lei è accorsa perché ha sentito le mie urla. Avevo battuto la testa, può immaginare il suo spavento. È stato  necessario l’intervento per ridurre l’emorragia, ora ho una grossa cicatrice sulla testa a ricordarmelo. Mi avevano intubato, avevo il sondino. Ho rischiato la vita, non giriamoci attorno. La botta è stata tremenda, il grande sollievo è non aver riportato danni cerebrali“.

Zaccheroni continua nel racconto: “Il 10 marzo sono stato trasferito per la riabilitazione all’ospedale Marconi di Cesenatico. Ho fatto fisioterapia, lavorato con logopediste. Devo ringraziare i medici e tutto il personale dei due istituti che mi hanno seguito. Sono stati straordinari. Noi spesso diamo per scontato il loro lavoro ma se cammino mentre parlo con lei, devo dar merito ai dottori. Sono stato poi dimesso il 22 aprile. Ho perso due diottrie dall’occhio, il male minore considerando il danno iniziale. Sono senza patente perché prima di riottenerla dovrò sostenere dei test e ho qualche deficit di memoria a breve“.

E infine una chiosa sul calcio: “Ho ricominciato a guardare le partite in tv. Sarei dovuto andare in panchina per la prossima gara della Nazionale italiana Non Profit di cui sono c.t. dallo scorso anno, ma ho preferito rinviare a quando mi sarò completamente ristabilito. Riprenderò anche gli incontri tecnici della FIFA“.

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Alberto Zaccheroni – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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