Mauro Tassotti ha rilasciato un’intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport per commentare la stagione del Milan e parlare del derby. Queste le parole di Tassotti:

Su qual è il suo sentimento da tifoso: “Grande delusione. Questione di convinzione, e questo è l’aspetto a mio parere più preoccupante. La Roma è passata perché l’ha voluto di più ed è un peccato perché il Milan era un candidato alla vittoria finale, sulla carta quella rossonera è una rosa da titolo”.

Se si è dato una spiegazione: “Mi pare quasi che a San Siro non abbiano avuto ben chiaro che si trattava di un dentro-fuori, situazioni in cui non puoi sbagliare nulla»,

Sulla differenza in Europa con l’anno scorso: “Nelle coppe basta sbagliare un paio di gare e sei fuori. In Champions nonostante il girone di ferro il Milan avrebbe potuto non solo passare, ma secondo me fare anche strada e questo lascia molto rammarico”.

Se ha un giudizio sintetico sulla stagione: “Sufficiente, perché l’obiettivo imprescindibile della Champions verrà raggiunto”.

Se si sente deluso da Leao: “E’ un calciatore ancora in fase di evoluzione. Fa grandi cose, poi si assenta”.

Sul derby: “Anche se sarebbe una cosa che provoca dolore e magone, per me l’obiettivo di
questo derby non dev’essere rimandare lo scudetto dell’Inter, ma di mostrarsi alla loro altezza. Il Milan deve giocare una partita orgogliosa perché ha perso gli ultimi cinque derby e questa è una cosa che pesa. A me dà fastidio la sequenza delle sconfitte. Comunque non è con questa partita che il Milan può salvare la stagione, nemmeno se vincesse 5-0. Il Milan deve vincere a prescindere perché davanti ha l’Inter. Questa concezione di vincere il derby per salvare la stagione non c’è mai stata, nemmeno quando eravamo un Milan in tono minore nei primi Anni 80. E’ qualcosa che non abbiamo mai pensato, nemmeno allora, mai percepita”.

Su cosa direbbe ai giocatori: “Direi loro che occorre metterci tutto ciò che hanno. Lo devono alla gente, alla società e allo stemma che portano sul petto. Alla maglia”.

Su Pioli: “Penso che abbia fatto un gran lavoro, su questo non ci piove. lo ho sempre difeso il suo operato. Da fuori francamente non riesco a capire come finirà”.

Su come giocare il derby: “Bisognerebbe provare ad attaccarli, a palleggiare e attaccare. Cercare di fare la partita, perché se la si lascia in mano a loro diventa dura”.