L’ex esterno del Milan, Alessio Cerci, è tornato a parlare della sua esperienza in maglia rossonera sui canali di Calcio Selvaggio.
L’arrivo al Milan: “Non è facile giocare in un ambiente che ti rema contro: giochi con quel pizzico di ansia in più e non riesci a performare, a stare sereno. Il giocatore in campo deve assumersi le proprie responsabilità ma poi con l’ansia non riesce a fare le sue prestazioni. Io questa situazione l’ho vissuta nel Milan: non riuscivo a esprimermi. Dopo un inizio non facile, in cui ho fatto prestazioni non belle, il pubblico ha iniziato a fischiarmi”.
Giocare a San Siro in quegli anni: “San Siro è uno stadio pesante e non riuscivo a essere il Cerci che ero stato, quindi avevo perso totalmente la serenità. Per strada mi rompevano un po’ le scatole. Una serie di cose con cui poi non riesci ad andare in campo. Ho fatto anche ottime partite però non è bastato: appena fai l’errore il pubblico te lo ricorda”.