L’ex direttore sportivo della Lazio Igli Tare ha rilasciato un’intervista ai microfoni del Corriere dello Sport nella quale ha raccontato i suoi anni biancocelesti. Tra i temi toccati, anche due che riguardano due figure oggi rossonere: Stefano Pioli e Olivier Giroud.
Su Pioli: “Grande uomo e grande allenatore. Ho avuto modo di apprezzarne il carattere, le capacità tecniche, l’onestà, appunto, la qualità umana. Stefano è sincero. Mi dispiacque l’esonero il secondo anno, lui stesso ha ammesso che è stato il dolore professionale più forte, gli piacevano l’ambiente e il progetto, un grande progetto. Per sua stessa ammissione, soffrì di meno quando fu costretto a lasciare la Fiorentina e l’Inter. Ibrahimovic accanto a lui? Stefano ha bisogno di confrontarsi con sincerità, senza retropensieri“.
Sul mancato approdo in biancoceleste di Giroud: “Era nostro, solo che all’ultimo il Chelsea si mise di traverso e non lo lasciò partire. Le tentai tutte. Fu solo questo il motivo. Ragazzo eccezionale, Olivier. Quell’anno avevamo un grande attacco con Immobile, Correa e Caicedo“.