Il professor Gaetano Thiene, esperto di morte improvvisa negli atleti, che fece la perizia sui corpi di Davide Astori e Antonio Puerta, ha parlato ai microfoni dell’edizione odierna del Corriere della Sera di quanto accaduto ieri a Christian Eriksen: “Eriksen era già alle porte dell’aldilà, la fibrillazione ventricolare è l’anticamera della morte. Invece, questa volta, il miracolo è avvenuto, gli hanno salvato la vita, la sua è stata una morte improvvisa abortita. È stato un grande successo, andrebbero premiati tutti, da Kjaer, che ha avuto la prontezza di spostargli la lingua per riaprire le vie aeree superiori, ai medici che, per diversi minuti, gli hanno praticato il massaggio cardiaco perché il cuore potesse pompare”.
E ancora: “Ovviamente, sono stati importantissimi anche quelli che hanno usato il defibrillatore, che è stata una grandissima invenzione, è un salvavita. Dal momento che lo hanno usato, vuol dire che era in corso una fibrillazione ventricolare. Il ragazzo ha perso coscienza, non poteva essere una sincope banale da caldo o da freddo. Fosse stato così, si sarebbe presto rialzato”.