L’ex calciatore del Milan Stefano Eranio ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, trattando vari temi relativi al momento attuale della compagine rossonera: “Fossi nel Milan mi terrei stretto Pioli. Ha lavorato bene e sarebbe bello vederlo all’opera da inizio stagione, merita di dire la sua anche nelle scelte del prossimo mercato. Una società deve pianificare e non cominciare da zero ogni anno, al Milan succede così da troppo tempo, con tecnici e dirigenti. Pioli ha fatto crescere il gruppo dando continuità. Il suo Milan è una squadra con un’identità di gioco precisa. Tatticamente ha mostrato cose interessanti come la fase difensiva e la spinta dei terzini in quella offensiva. In campo le giocate sono fluide e ci sono delle idee: frutto del lavoro di Pioli“.
Prosegue Eranio: “Le decisioni toccheranno a Gazidis, ma poi bisognerà vedere cosa deciderà Pioli che dovrà confrontarsi con una nuova figura a capo dell’area tecnica. E’ un peccato che non ci sia più Boban perché con Maldini aveva avviato un percorso positivo, non senza qualche errore. Zvone è uscito di scena quando si iniziava a vedere la luce”.
La conclusione è su alcuni elementi della rosa: “Rebic è quello che è cresciuto maggiormente, è tornato il calciatore visto al Mondiale 2018. Anche Kessie che ha ritrovato la freschezza che aveva all’Atalanta: il cambio di modulo ha dato più spessore al centrocampo. Lui e Bennacer formano una gran coppia. Leao? Se Ibra non rimarrà, servirà una prima punta e Leao può giocare in quella posizione. Magari non garantirà gol semplici, ma può aprire spazi importanti per i trequartisti”.