Il fondo americano Elliott ha avviato un procedimento legale in Lussemburgo contro un investitore di minoranza dell’AC Milan che ha contestato in tribunale la vendita per 1,2 miliardi di euro (1,3 miliardi di dollari) del club di calcio italiano, secondo documenti e persone vicine al caso.

Presentando un atto di accusa penale privata, Elliott accusa Blue Skye Financial Partners e i suoi rappresentanti di reati tra cui ricatto, estorsione e false dichiarazioni fraudolente a sostegno delle sue azioni legali contro la vendita. Secondo la legge lussemburghese, una persona che ritiene di avere prove sufficienti può citare qualcuno direttamente davanti a un tribunale penale, senza che la Procura apra un’indagine. Spetta poi al giudice decidere direttamente nel merito della causa.

Nei documenti visionati da Reuters, Elliott sostiene che Blue Skye avrebbe minacciato per ottenere indebite concessioni finanziarie e avrebbe depositato documenti falsi per indurre in errore i giudici a prendere decisioni a loro favore. I rappresentanti di Blue Skye sono stati chiamati a presenziare davanti alla Corte di Lussemburgo il 24 novembre, secondo l’atto di citazione. In una dichiarazione a Reuters, Blue Skye ha definito la richiesta di Elliott “un’azione unilaterale infondata” e un “tentativo di aggirare” i procedimenti legali pendenti avviati da Blue Skye.

Elliott l’anno scorso ha venduto l’AC Milan, sette volte vincitore della Coppa dei Campioni, alla società di investimento statunitense RedBird Capital Partners. Ma l’investitore di minoranza Blue Skye, che detiene una quota indiretta del 4% dell’AC Milan, ha avviato un’azione legale per bloccare la vendita o ottenere danni negli Stati Uniti, Italia e Lussemburgo, dove avevano sede le società proprietarie del club. Blue Skye ha accusato Elliott di violare i suoi diritti impegnandosi in diversi mesi di trattative “a porte chiuse” per vendere a RedBird, un gruppo fondato dall’ex banchiere di Goldman Sachs Gerry Cardinale che ha investimenti in altre squadre sportive. Elliott, che ha rilevato il club italiano nel 2018, ha definito le azioni legali di Blue Skye “frivole e vessatorie”, nel senso che ritiene che non abbiano alcuna base ragionevole in fatto o in diritto.