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Questo Duarte non può essere la prima alternativa a Kjaer-Romagnoli. Milan, ti serve un difensore centrale

Il Milan ha disputato ventiquattro ore fa la seconda amichevole stagionale e – per quanto si sia trattato indubbiamente di due match non molto indicativi sotto i profili della fluidità del gioco e della condizione fisica – le sfide contro Novara prima e Monza poi, hanno comunque dato a Stefano Pioli e alla dirigenza rossonera alcune indicazioni interessanti, soprattutto in vista dell’impegno in programma tra undici giorni in Europa League contro lo Shamrock Rovers. Il tecnico rossonero ha avuto a disposizione una rosa molto ridotta, a causa di infortuni e impegni delle Nazionali, schierando tante riserve e soprattutto tanti giovani, sui quali Pioli avrà sicuramente le idee più chiare sulla possibilità o meno di inserirli in pianta stabile in Prima Squadra.

Duarte, quante incertezze contro Monza e Novara

A parere di chi scrive, tuttavia, l’area del campo che ha maggiore bisogno di un nuovo innesto prima della fine del calciomercato, è la difesa. Certo, un’ala destra con qualità e capacità realizzative non guasterebbe. Magari un vice Ibra farebbe altrettanto comodo. Ma se proprio – ragionando per ipotesi – il Milan dovesse operare un solo altro colpo da qui al 5 ottobre, sarebbe meglio lo facesse nel pacchetto arretrato. La sensazione avutasi nei 150 minuti disputati contro Novara e Monza, infatti, è che Leo Duarte non possa assolutamente essere la prima alternativa ad Alessio Romagnoli e Simon Kjaer. Certo, il brasiliano tornava in campo dopo praticamente nove mesi ai box (se si escludono gli ultimi dieci minuti giocati all’ultima giornata contro il Cagliari), ma ha palesato davvero molte incertezze, mostrandosi in difficoltà sia con Maric che con Finotto, ed anche contro il Novara era stato tutt’altro che impeccabile.

Milan: Mateo Musacchio - Milanpress, robe dell'altro diavolo
Milan: Mateo Musacchio – Milanpress, robe dell’altro diavolo

Musacchio fuori dal progetto, Gabbia ancora acerbo

Abbiamo individuato Duarte come prima alternativa ai titolari, perchè gli altri due suoi compagni di reparto per un motivo o per un altro non danno più garanzie dell’ex Flamengo. Il giovane Matteo si è ben disimpegnato dopo il lockdown, ma è un calciatore ancora abbastanza acerbo, che pertanto non può essere (al momento) il terzo centrale di una squadra che ha come obiettivo dichiarato il ritorno in Champions League. Avrebbe bisogno di andare a giocare titolare in qualche club di medio-bassa classifica di Serie A (non a caso lo vogliono Genoa e Fiorentina), ma il Milan pare intenzionato a non lasciarlo partire. Musacchio, invece, è ormai un corpo estraneo al progetto tecnico-tattico di Pioli e solo il pesante infortunio alla caviglia patito tre mesi fa lo “tiene” ancora (fermo) a Milanello. Dipendesse dal Milan, infatti, l’argentino probabilmente sarebbe già stato ceduto altrove e – se non lo si riuscirà a piazzare entro il prossimo mese – verrà di fatto liberato a gennaio, sei mesi prima della naturale scadenza del suo contratto. Insomma, Maldini e Massara – che finora si sono mossi benissimo sul mercato – valutino seriamente la possibilità di un ulteriore innesto tra i centrali di difesa. Non per forza un “titolarissimo” da trenta o quaranta milioni di euro, ma comunque un elemento di comprovata affidabilità ed esperienza, che sappia dare comunque sicurezza al reparto in caso di assenza di Kjaer e Romagnoli, che saranno chiamati agli straordinari giocando – si spera – tre competizioni, oltre agli impegni delle rispettive Nazionali.

Twitter: @Juan__DAv

Milan: Matteo Gabbia - Milanpress, robe dell'altro diavolo
Milan: Matteo Gabbia – Milanpress, robe dell’altro diavolo

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