Gli impegni che hanno visto e vedranno coinvolto il Milan sono molteplici, a cui vanno aggiunti quelli con le rispettive nazionali. Ciò porta con sé un notevole carico fisico e mentale ma pure il rischio, in parte già concretizzato, di infortuni ed affaticamenti muscolari. Questo dettaglio è stato fatale per i rossoneri, specie nel percorso europeo. Lo scorso anno, l’infortunio di Bennacer lasciò scoperto un ruolo fondamentale in mezzo al campo tanto da rivoluzionare gli equilibri che ora Pioli sta cercando di ricreare con non poca fatica.
La passata stagione gli equilibri a centrocampo sono stati tanto fragili quanto precari. Pochi ricambi di qualità, seconde linee non all’altezza. In soccorso di Pioli è arrivato il mercato estivo guidato dal duo Furlani e Moncada. Il tecnico ha presentato le caratteristiche secondo lui idonee e la società si è mossa in quella direzione. La scelta è virata su profili tecnici, di qualità e con una discreta esperienza internazionale così di poter dare ampio respiro al reparto.
Ora, dato il problema addominale-inguinale accusato da Loftus-Cheek durante la sfida casalinga contro la Lazio, l’assetto del centrocampo dovrà mutare. Le defezione dell’inglese si aggiunge a quella di Krunic e Bennacer ma non si può dire che a Pioli non manchino le alternative. Non solo, ad incidere sarà anche la scelta del modulo.
In Champions League i muscoli contano pertanto, il forfait del numero 8 rossonero potrebbe dar vita ad un centrocampo atipico ma appropriato per l’appuntamento europeo. Musah ha egregiamente sostituito Loftus-Cheek, mostrando di saper far convivere fisicità, tecniche e giocate sopraffine. L’americano può giocare sia da regista che come mezz’ala ma come visto a Cagliari, il suo posizionamento davanti alla difesa può essere la mossa vincente.
Altro irrinunciabile è senz’altro Reijnders. Uno degli acquisti di punta del mercato estivo del Milan, ha portato con sé dinamicità, idee ed un non so che di anfibio che gli permette di essere indispensabile in ogni zona del campo. La sua gestione del palla nel corso del match potrebbe rivelarsi la chiave vincente, specie considerando che la sfida di Dortmund, almeno sulla carta, si presenta intenso e dai ritmi piuttosto elevati quindi le sue incursioni fondamentali, come dichiarato dallo stesso Pioli.
Da aggiungere che in questo inizio di stagione, a fare la differenza non sono state solo e new entry, ma anche e soprattutto le riscoperte. Quando ha fatto il suo ingresso in campo Pobega si è distinto per l”utilizzo della sua fisicità in mezzo al campo tanto da non poter più essere considerato una seconda linea ma un comprimario a tutti gli effetti. Al Milan serviranno muscoli e cervello in egual misura nella trasferta tedesca ed il numero 32 può vantare entrambe.
Esordio da titolare rimandato per Adli. Il francese è sicuramente meno fisico e più tecnico per cui potrebbe soffrire alquanto il Dortmund. Questa scelta non è di certo una bocciatura per il pittore che ha fatto vedere di possedere notevoli qualità, piuttosto una decisione concettuale su come impostare la partita. Non è quindi da escludere un suo ingresso a match in corso.
