Vestire la maglia di Milan e Juventus nell’arco della propria carriera, molti la penserebbero come un paradosso nonostante siano tantissimi i doppi ex. Tra poche ore andrà in scena la gara tra rossoneri e bianconeri, ennesimo scontro di fuoco dove spiccano Morata, Locatelli e Kalulu come calciatori che hanno giocato in entrambe le squadre.
Gli ex del presente: Kalulu, Morata e Locatelli
Ci sono nomi ricordati da entrambe le tifoserie e altri finiti nel dimenticatoio, ma effettivamente quali sono gli ex di questo big match? Partendo da quelli attuali, il capitano della Spagna forse sarebbe stato perfetto per il tipo di gioco espresso da Motta, invece ha sposato il Diavolo. Kalulu ha fatto il percorso inverso, il popolo rossonero si è diviso sulla sua cessione alla Juventus proprio per le lacune mostrate in difesa durante gli ultimi anni. Gli infortuni lo hanno limitato ma non sono mai state messe in dubbio duttilità e intensità.
“Sempre stato il mio sogno”, comincia così la conferenza di presentazione di Manuel Locatelli alla Juventus. Tutta la sua famiglia è di fede bianconera nonostante gli inizi del centrocampista italiano proprio con il Milan. La prima volta che ha rubato la scena a livello nazionale? Quando segnò a San Siro proprio contro la sua attuale squadra.
Samba e gol con la combo Altafini-Rossi
Jose Altafini ha segnato 148 reti con il Milan contribuendo alla vittoria di due scudetti e una Coppa dei Campioni. Qualche anno dopo è passato alla Vecchia Signora trovando la via del gol in 36 occasioni e conquistando altri due campionati.
Molti lo ricorderanno per il grande attaccante che era, altri per il Mondiale stratosferico del 1982 giocato con l’Italia: tifosi juventini e milanisti hanno ammirato le gesta di Paolo Rossi. In bianconero “Pablito” ha vinto praticamente tutto in tre anni. E con il Milan? Qualcuno direbbe che due gol sono pochi, ma bisogna capire contro chi. Rossi si rese protagonista di una storica doppietta, arrivata proprio nel derby contro l’Inter.
Inzaghi e Pirlo mettono tutti d’accordo
“SuperPippo” double-face. Anche Inzaghi ha giocato con entrambe le squadre nell’arco della sua carriera. Da un lato la bellezza di 126 gol, dall’altro uno score niente male (89 in quattro anni). Con i suoi movimenti e posizionamento nell’area piccola era il pericolo numero uno delle difese. È entrato senza alcun dubbio nella storia rossonera.
Nessun parlerebbe male di Andrea Pirlo: il maestro del centrocampo. A San Siro fece il salto di qualità diventando uno dei migliori nel suo ruolo, quelle punizioni con effetto ascensore e i lanci millimetrici lo rendevano unico nel suo ruolo. Lui, Seedorf e Gattuso componevano la mediana dei sogni. Arrivato alla Juventus, sembrava avesse dato già il meglio nel recente passato… non fu esattamente così: diede il via al ciclo dei 9 scudetti di fila.
Juve, Milan e dirigente rossonero: Zlatan Ibrahimovic
Zlatan Ibrahimovic deve esserci tra questi nomi. La grande promessa arrivata dall’Ajax, i primi lampi con la Juventus al Delle Alpi per poi diventare il vero punto di riferimento assieme a Trezeguet (e come si trovavano bene!). Prima di approdare a Milano, sponda rossonera, sarà capocannoniere di Serie A con l’Inter e numero 9 del Barcellona. Ibra ha vinto due scudetti nelle esperienze in rossonero (2011 e 2022).


