Gigio Donnarumma, ospite sul canale Twitch di Justees, si è raccontato a 360 gradi, ecco le sue dichiarazioni più significative.
Su un personaggio che lo ha influenzato: “Mio zio che giocava a calcio, era un portiere. Mi ha influenzato, sono cresciuto col suo mito, è stato lui che mi ha dato questa voglia di fare il portiere. Sono cresciuto col sogno di diventare il migliore, speriamo di diventarlo un giorno”.
Sugli insegnamenti degli allenatori: “Tutti gli allenatori che ho avuto mi hanno insegnato qualcosa, dai giovanissimi alla prima squadra. Oltre al campo quello che mi ha insegnato di più è la vita fuori, l’insegnamento più grande è quello del lavoro, di arrivare prima al campo, di fare prevenzione”.
Sul vantaggio più grande di giocare in casa: “Sicuramente. I tifosi ti aiutano nei momenti di difficoltà, bisogna anche saper sopportare delle critiche anche quando le cose non vanno bene. Sicuramente ti danno qualcosa in più, purtroppo ultimamente non ci sono ma quando ci sono ti danno tanto. Nei momenti di difficoltà ti possono dare quell’adrenalina per spingere e per portare a casa il risultato. In questo periodo non ci sono e li aspettiamo”.
Sulla partita più bella: “La finale del Mondiale del 2006″.
Su cosa preferisca tra la partita diurna o notturna:”Notturna”.
Sull’emozione del debutto in Nazionale: “Non me l’aspettavo, ero lì e c’era Buffon. Il giorno prima il mister mi disse che avremmo fatto un tempo a testa, ero sulla Luna. Non ti dico quando sono entrato. Poi quando entro in campo dimentico tutto. Ma dopo è stata un’emozione incredibile. Prendere sonno il giorno prima… Bisogna lasciare pressione ed emozione fuori. Anche quando fai un errore in partita devi essere bravo a staccare subito altrimenti non ne esci più”.
Su un giocatore che gli abbia fatto da mentore: “Ho avuto Abbiati nel mio primo periodo al Milan, è stato importantissimo. Mi ha aiutato a crescere, mi ha fatto sentire importante e tranquillo quando ho avuto l’opportunità di giocare in Serie A. È stato fondamentale nel mio percorso”.
Sugli avversari amici: “Sono molto amico di Insigne, però diciamo che ho avuto anche altri amici con cui ho giocato contro. Ad esempio Pepe Reina. Quello con cui ho legato tanto è Insigne, abbiamo legato tanto e in nazionale ci divertiamo. In campo siamo avversari, dopo la partita siamo amici”.
Sui sogni da calciatore:”Vincere più trofei possibili ma soprattutto vincere il Mondiale. Penso che sia il sogno di tutti i bambini, sarebbe il massimo”.
Sull’Europeo: “È il mio primo torneo internazionale. La sto vivendo tranquillamente. L’ansia c’è però sono tranquillo e sereno, so che possiamo e dobbiamo far bene, siamo un grande gruppo. Non vedo l’ora di iniziare”.
Sull’importanza del gruppo nella vittoria: “Il gruppo, essere uniti, star bene insieme, ti può portare fino alla fine. Poi è normale che fa la differenza anche come stai in campo e prepari le partite, in un torneo lungo e con tante partite fa la differenza il gruppo”.