Inizia il bello. Da qui a Natale si apre un mini-ciclo decisivo per le sorti di questa prima di stagione (sette gare di campionato e tre di Europa League): una prova del nove per valutare le reali potenzialità del Milan 2020/2021. E il “mese di fuoco” si apre subito con uno scontro diretto, domani sera a Napoli contro l’ex Rino Gattuso: una sfida che incrocia i destini di vari giocatori, compreso Zlatan Ibrahimovic, un anno fa avvicinato proprio dai partenopei quando era in odore di ritornare a giocare in Europa.
Ciclo. Napoli, Fiorentina, Sampdoria, Parma, Genoa, Sassuolo e Lazio valgono 21 punti, già decisivi. E il big-match del San Paolo è una svolta cruciale per tenere a distanza gli azzurri o, viceversa, staccarli in maniera netta, con un divario già importante per essere ad un terzo di stagione. Poi c’è l’Europa League, dove i rossoneri hanno da combattere ancora per guadagnarsi l’accesso ai sedicesimi, con l’ostacolo più importante rappresentato dalla trasferta in Francia, in casa di quel Lille che finora rappresenta l’unica “macchia” di un post lockdown a dir poco esaltante.
Panchina. Intanto, dopo quasi due mesi il Milan riabbraccia Ante Rebic, candidato seriamente ad una maglia da titolare a distanza di quasi due mesi dal 27 settembre quando si infortunò nel match in casa del Crotone. Indubbiamente il croato è una pedina decisiva, ma soprattutto “affamata”, visto che in questo torneo non è ancora andato a segno. Se, da un lato, la squadra ritrova un titolare inamovibile, perde la guida al San Paolo, con Daniele Bonera in panchina al posto di Stefano Pioli, positivo al Covid. Anche per questa ragione, la serata di domani sarà un esame di maturità.