Manca solo il sì di Charles, ma De Ketelaere può già cominciare a ragionare da calciatore dell’Atalanta. Si chiude così l’anno maledetto del belga, 365 giorni esatti dopo l’arrivo a Milano in pompa magna. Rossoneri e nerazzurri hanno dettagliato una trattativa che durava da tempo, ma conclusa negli ultimi due giorni con l’intesa di massima, proprio mentre il centrocampista offensivo si trovava negli USA per la tournée milanista.

Come riporta la Gazzetta dello Sport, sarà un prestito oneroso a 6 milioni per un anno con diritto di riscatto. Il Milan non ha messo sul tavolo l’idea del controriscatto, in quanto consapevole del rifiuto netto dell’Atalanta all’opzione. L’ingaggio, invece, sarà poco più di due milioni annui. Ma per mandare avanti la trattativa servono le motivazioni giuste…

A Bergamo Charles dovrà essere motivato, e questo è un punto importante per lui, per la nuova squadra e per il Milan. Lui deve ritrovarsi con un altro mister, l’Atalanta vuole piazzare la scommessa che tanto ricorda Josip Ilicic con i piedi, ed il Diavolo cerca di monetizzare il più possibile. Tutte le parti sono unite: De Ketelaere deve tornare ad essere il baby prodigio già cercato dagli orobici in passato.

Sì, perché Atalanta e Brugges ne hanno già parlato nel 2020, quando l’esterno iniziava a farsi conoscere con l’altra maglia nerazzurra, quella belga. Poi però scelse il Milan campione d’Italia, ignaro delle tante occasioni perse e dell’incognita tattica che avrebbe trovato a San Siro. Ora, dopo vari aggiustamenti sempre deludenti, sarà compito di Gasperini farlo tornare a sorridere in una posizione a lui congeniale. Probabilmente non sarà più solo un semplice trequartista, ma ruberà i riflettori al fu Rasmus Hojlund, attaccante danese passato al Manchester United. E per ritrovare se stessi, basta un sì decisivo.