Nuovi retroscena emergono su quello che sarà di fatto l’addio di Maldini al Milan. Gerry Cardinale ha preso una decisione irrevocabile ed il direttore dell’area tecnica è costretto a lasciare. La strada era stata ed ormai è più che tracciata: sarà separazione. Ma quali sono i reali motivi?
L’edizione odierna del Corriere della Sera ne espone diversi, quello principale sembra essere dettato dalla differenza di vedute tra il “noi” di Cardinale e l’“io” di Maldini. Condivisione è infatti la parola chiave del modello americano più volte evocato e sponsorizzato dal numero 1 di RedBird.
L’autonomia che rivendicava e rivendica Paolo Maldini è infatti ben lontana dalle idee di Cardinale seppur lo scorso anno aveva fatto un passo indietro. E proprio il mercato della scorsa sessione estive pare pesi parecchio sulla figura di Maldini. Il tanto discusso budget di 50 milioni era il più alto della Serie A ma – a detta della proprietà – è stato speso male dall’area tecnica. Il peccato originale è l’acquisto di Charles De Ketelaere, che ha impiegato quasi il 70% dell’intera somma messa a disposizione senza rispettare quelle che erano le aspettative.
La campagna acquisti si è rivelata fallimentare sotto diversi punti di vista, con il solo Thiaw che ha aumentato il proprio valore, che poi è quello in cui la società punta di più. Per quanto riguarda invece CDK, si proverà a salvare il salvabile ascoltando qualche proposta e cercando di venderlo senza perdere un’ingente somma e trovando, per tutti, la soluzione giusta.