Da Sassuolo a Sassuolo, si chiude un cerchio? È una delle frasi già sentite, spesso. Come se contro ogni squadra possa chiudersi qualcosa che è stato aperto mesi o anni prima. Come contro l’Atalanta, anche il Sassuolo rappresenta per la storia recente del Milan – nel bene e nel male – un pezzo importante.
Dalla gara di Reggio Emilia che ha regalato lo scudetto al pesantissimo 2-5 di San Siro dello scorso gennaio, uno dei punti più bassi in assoluto del gruppo guidato da Stefano Pioli. Senza dimenticare poi la fatale figura del Sassuolo, che ha portato all’esonero di due tecnici rossoneri, tra l’altro consecutivamente (Massimiliano Allegri a gennaio 2014 e Clarence Seedorf, suo successore, a maggio dello stesso anno).
La sfida di sabato a San Siro alle 18.00 può e deve restituire al Milan gioco, risultato, entusiasmo con una sola certezza: dopo questa gara si chiuderà – a prescindere da tutto – un 2023 complicatissimo. Servirà dare tutto per chiudere questo ennesimo cerchio, difendere il terzo posto e rilanciarsi in vista del 2024 che si spera possa essere – come ogni auguro di capodanno – diverso da quanto accaduto in questo lungo tortuoso anno solare…
![Milan-PSG: Theo Hernandez, Malick Thiaw, Tijjani Reijnders, Olivier Giroud, samuel Chukwueze, Noah Okafor (Photo Credit Agenzia Fotogramma)](https://www.milanpress.it/wp-content/uploads/2023/11/Milan-PSG-Theo-Hernandez-Malick-Thiaw-Tijjani-Reijnders-Olivier-Giroud-samuel-Chukwueze-Noah-Okafor-Photo-Credit-Agenzia-Fotogramma.jpg)