HomeIn evidenzaSarà il Covid a decidere il destino di Ibra

Sarà il Covid a decidere il destino di Ibra

L’analisi che Kevin-Prince Boateng ha fatto di Zlatan Ibrahimovic racchiude tutti i motivi che dovrebbero spingere il Milan a tenersi stretto ancora un po’ lo svedese: “Per me era facile giocare con lui, l’ho capito subito. Chiede tanto ai compagni, ma mi ha fatto avere tanto spazio, mi ha dato palloni che sognavo. Era il compagno perfetto. Criticava tutti se non gli arrivava bene la palla o se sbagliavi davanti alla porta. Però, così facendo, insegnava”. Parole che rendono l’idea di come il Milan abbia potuto cambiare pelle in due mesi, da gennaio a marzo, con Ibra in organico.

Da gennaio. I dati positivi sono noti, a partire dall’esplosione di Ante Rebic fino ad una generale rivitalizzazione dell’ambiente, consapevole di poter arrivare almeno ad acciuffare l’Europa League, obiettivo minimo se confrontiamo i risultati della scorsa stagione. Tuttavia, ci sono fattori non legati alle volontà del Milan e di Ibra che concorreranno nella decisione finale.

Il futuro. Per ora Ibra non si espone: “Ho un contratto con il Milan e vedremo come finisce lì e se finisce. Ho detto che voglio giocare a calcio il più a lungo possibile ma non sai mai cosa può succedere”. Il contratto scadrà il prossimo 30 giugno, ma è evidente che potrebbe esserci almeno la proroga fino ad agosto se il campionato dovesse ripartire e concludersi entro l’estate. Questo è lo scenario plausibile se ci sarà un via libera alla ripartenza del calcio da parte delle autorità sanitarie. E dopo? Qui subentrerà la frenesia di una finestra temporale durante la quale vedremo chiudersi una stagione e pochi giorni aprirsene immediatamente un’altra con il mercato perennemente attivo. Potrebbe così profilarsi una proroga almeno sino alla fine dell’anno solare. Oppure un nuovo allenatore e magari un’ulteriore rivoluzione dirigenziale faranno cambiare rotta a tutti.

Stop. Se, invece, il campionato non ripartirà come deciso, ad esempio, in Olanda, l’avventura-bis di Ibra al Milan si concluderà probabilmente qui. Rimanendo ai tifosi il ricordo di due mesi assolutamente insperati se la memoria viene riportata alla disfatta di Bergamo prima dello scorso Natale. Insomma, in ogni modo Ibra avrà lasciato un buon ricordo. Ma la domanda resta: può Ibra calare il sipario della sua carriera così, in preda ad un virus? 

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