Intervenuto a Sky Sport 24, Alessandro Costacurta ha parlato del Milan e soprattutto dell’ex compagno di reparto Paolo Maldini. Queste le sue parole:
Sul Milan: “Mi sembra che ci sia molto di Paolo in questo Milan. L’ha confermato anche ieri sera nonostante la sconfitta. Una squadra molto solida e affiatata che fa del gruppo la parte migliore, quello che ha sempre voluto Maldini. È sempre stato così, per lui davanti a tutto ci deve essere la squadra e il gruppo, e penso che continui a dimostrarlo“.
Su come era da giocatore Maldini: “Dal momento in cui l’ho incontrato per la prima volta in Primavera, io ero il capitano, all’inizio i pregiudizi ovviamente erano nella testa di tutti ma dopo due ore di allenamento capimmo con chi avevamo a che fare“.
Sul loro Milan: “Abbiamo vinto tanto, abbiamo tanti record, però abbiamo pensato tanto a quello che abbiamo perso e perché abbiamo perso. Ci ha spinto a giocare fino a 40 anni, è stato sempre molto concentrato e alla ricerca di nuovi obiettivi“.
Sui suoi idoli “Abbiamo come idoli i Maldini, i Messi, penso che però bisogni partire da chi è riuscito a giocare a quei livelli grazie all’impegno e alla dedizione come un Gattuso o un Ambrosini, non i mostri sacri. Maldini è un mostro sacro, è uno scandalo che non abbia mai vinto il Pallone d’Oro. Gli idoli sono quelli che ce l’hanno fatta nonostante qualità inferiori“.
Sul carattere di Maldini: “Sì, era istintivo, credo che in un paio di occasioni l’abbia dimostrato. Non sopportava due-tre giocatori, credo che nelle mille e più partite disputate abbia dimostrato quali siano stati. Anche in aeroporto di ritorno da Yokohama, aveva sbagliato un rigore, avrebbe potuto tirare dritto, e invece si confrontò con i tifosi. Era difficile fermarlo. Ultimamente l’ho visto ringiovanito, devo chiedergli come fa“.