Il Corriere della Sera, in mattinata ha scagliato un fulmine a ciel sereno: ancora scommesse illegali, indagati 12 giocatori anche solo transitati in Serie A. Ma facciamo prima un punto: non si tratterebbe dell’alterazione di partite giocate, ma bensì puntate sul poker o sul blackjack in piattaforme illegali.
Come spiega la stessa testata, i gestori di queste piattaforme sarebbero già stati individuati: Tommaso De Giacomo e Patrick Fizzera. Gestivano il tutto illegalmente e prestando dei soldi ai calciatori, i quali li rendevano poi ai due attraverso dei bonifici di acquisto fasulli. Il tutto accadeva attraverso una gioielleria, nella quale gli interessati andavano a pagare i propri debiti, uscendo poi con la fattura di un Rolex o di un gioiello di valore, ma gli oggetti per cui si “pagava” rimanevano nel negozio. In questo modo ripulivano i soldi delle scommesse illegali.
Tra i diversi calciatori segnalati alle autorità, attraverso delle prove trovate nei cellulari di Tonali e Fagioli (che hanno già scontato la loro pena), c’è anche il terzino del Milan Alessandro Florenzi. Cosa rischia? Innanzitutto dal punto di vista penale dovranno affrontare un’ipotesi di reato, essendo accusati di aver partecipato a delle partite di poker non autorizzate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. La contravvenzione non è un problema enorme, si può infatti sanare con un’oblazione di 250 euro.
Dal punto di vista sportivo, invece, qualora fosse accertato che si tratta “solo” di poker o altri giochi online che non comprendano le scommesse sportive, la giustizia sportiva non interverrebbe.
