Luigi Corbani, ex consigliere di Milano, ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo la demolizione dello stadio di San Siro a Il Fatto Quotidiano. Queste le parole:
“Dopo tre anni di trattative private tra il sindaco Sala e le due società dalla proprietà incerta, siamo arrivati a una determinazione dirigenziale di una sottoposta del sindaco che fa propria la proposta delle due società, da sottoporre ora a un preconfezionato dibattito pubblico, dalle conclusioni predefinite.”
Corbani, essendo una delle guide del comitato ‘Sì Meazza‘, ha aggiunto anche:
“Stiamo parlando di beni e terreni di proprietà comunale. E’ evidente che non esiste alcuna valida motivazione per la demolizione del Meazza, se non quella di imbastire un’operazione edilizia speculativa e remunerativa solo per le due società, con un enorme consumo di suolo. Il sindaco forse non ha ancora capito che dovrà portare in Consiglio comunale una variante urbanistica sulla base di questa proposta da lui presa per buona e dovrà spiegare perché accetta la demolizione di San Siro: perché lo vogliono il fondo Elliott/RedBird e il fondo Suning/Oaktree?”
In conclusione ha dichiarato:
“Dove vanno se non riescono a fare lo stadio a San Siro? E con quali soldi costruiscono uno stadio? Il sindaco di Milano dovrebbe indire un concorso internazionale per l’ammodernamento dello stadio Meazza, degli spazi esterni per la sua gestione. Questa è la proposta che da tempo noi avanziamo”.