Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l’ex difensore del Milan Fulvio Collovati ha detto la sua sul futuro della panchina rossonera: “A oggi a Pioli non gli si può imputare nulla, ha fatto un buon lavoro. Però mi pare di capire che lo società sia orientata su altre scelte. Rangnick? Io non avrei preclusioni di fronte a un progetto affidato a lui. Mettiamola così: Pioli merita di sedere sulla panchina del Milan per quanto fatto vedere in questi mesi, ma se il club decidesse di puntare su Rangnick l’idea mi affascinerebbe parecchio. Non c’è dubbio che Rangnick sia uno dei migliori su piazza nel valorizzare i giovani talenti. È una qualità che gli riconoscono in tanti, anche perché parlano i risultati ottenuti con Lipsia e Salisburgo. Il Milan va in questa direzione, ed è una filosofia che andrebbe seguita da tanti altri club“.
Collovati prosegue: “Per tornare ai vertici serve tempo, ma se c’è una cosa che il calcio può imparare dal momento particolare e drammatico che tutto il mondo sta attraversando è proprio questa: bisogna ripensare il sistema, renderlo economicamente più sostenibile. La strada intrapresa dal Milan è quella giusta: stipendi più bassi, acquisti alla portata e fiducia negli under 25. In un contesto del genere, puntare su Rangnick sarebbe una scelta assolutamente condivisibile. Anche se non mi è piaciuta la modalità in cui sono avvenuti i contatti“.
Conclude l’ex difensore: “Pioli è certamente adatto a lavorare coi giovani, l’importante è che la società sia chiara da subito: se si va avanti con lui l’appoggio e la fiducia dovranno essere totali. Tra gli allenatori precedenti, Gattuso era l’unico che non avrebbero dovuto lasciarsi scappare: lavorando sulle motivazioni ha portato il Milan a un passo dalla Champions“.