Dopo l’esordio sulla panchina dell’Udinese da primo allenatore, Gabriele Cioffi commenta così il pareggio 1-1 contro il Milan: “Guardiamo il lato positivo, partivo da una buona base visto il lavoro di Gotti. Ringrazio la società che mi ha dato fiducia. Cosa c’è di mio in questa partita? Il desiderio di non mollare mai, la voglia, la determinazione. Ho chiesto ai ragazzi di essere coraggiosi e lo hanno fatto. Non sono stupito, sentivo che potessero fare bene, ho cercato di tirarglielo fuori in settimana. Mi dispiace aver tolto Arslan che stava facendo bene ma era stanco. Non potevamo concedere anche un solo giocatore a questo Milan. I ragazzi hanno fatto un lavoro incredibile, non avevamo tante scelte. Ripartiamo da qua. Beto è un grande attaccante così come gli altri suoi compagni. Lui ha un grande potenziale ma per raggiungere una salvezza tranquilla noi abbiamo bisogno di una squadra a 360° e non dei singoli giocatori. Gavetta? L’Italia è il miglior paese al mondo extra calcio. Calcisticamente ho imparato che la cultura va rispettata, alla base ci vogliono competenze ma anche tanto altro, come entrare nel cuore e nella testa dei giocatori. Se dovessi avere un’altra chance me la giocherò cercando di dare quello che sono alla squadra. Gotti? Ci siamo già detti tutto, la stima non è cambiata“.