Buon anno! Nel countdown classico che ha contraddistinto la serata del 31 dicembre, tanti i pensieri che passano per la mente. Si chiude un capitolo, se ne apre un altro. Meglio cominciarlo con dei buoni propositi, che possono essere realizzabili con una grande forza di volontà. Il Milan, esattamente come una persona in carne ed ossa, può ragionare su come vuole passare questo 2024. Ecco cinque consigli per avere un anno soddisfacente.
L’EUROPA LEAGUE VA GIOCATA
Considerare una competizione rinata come l’Europa League ancora di seconda fascia, almeno per quanto riguarda il livello tecnico delle avversarie, è un errore comune. Anzi, quando il Milan è retrocesso nonostante la vittoria a Newcastle, molti si sono disperati. No, serve un rientro rossonero nei ranghi europei il prima possibile. Dal 2007 il Milan non vince nulla in Europa, e la coppa arancio di questa stagione sarà molto utile. Le avversarie? Occhio a Liverpool e Bayer Leverkusen, ma il Diavolo ce la può fare.
LA COPPA ITALIA SI FA INTERESSANTE
Copia-incolla di quanto scritto per l’Europa League, versione italiana. Il trofeo domestico non entra a Casa Milan dal 2003, e questa stagione sta succedendo qualcosa di strano, vista l’eliminazione dei campioni in carica ed i campioni d’Italia contro Bologna e Frosinone. Partendo dal Cagliari, guai a presentare un totale disinteresse della squadra: visto il cammino in campionato qualsiasi occasione è buona per rimediare.
UNA CHAMPIONS LEAGUE TRANQUILLA
Che dolore scrivere queste righe. Evidentemente lo scudetto, sogno che tale rimarrà a meno di cataclismi epocali per due avversarie, è stato nominato ad alta voce troppe volte. Il tricolore non arriverà molto probabilmente, ma almeno una posizione che va dal secondo al quarto posto è un obbligo, a prescindere dagli infortuni, che sono un alibi a questo punto. Qualsiasi altro risultato sarà considerato fallimento e, avente una squadra tecnicamente di livello, vale doppio.
IL FUTURO È ADESSO
Il Milan ha presentato in questa seconda parte del 2023 tantissimi ragazzi provenienti dalla Primavera. Una società unica in Italia, che vuole il successo nel presente e riesce a considerare il futuro come una priorità. I risultati già si vedono: record storici, gol davanti ai genitori in lacrime, sostanza atletica e soprattutto curiosità tecnica. Camarda, Simic, Bartesaghi e Zeroli sono pionieri. Arriveranno tante altre opportunità.
L’ANNO DELLO STADIO
Non ci sono più scuse. Dopo aver trovato il progetto perfetto, nella zona perfetta e con gli architetti perfetti, non ci devono essere più intoppi burocratici. Gerry Cardinale vuole questo, e questo sarà. San Donato si sta preparando ad accogliere non solo uno stadio da record in Europa, ma soprattutto un centro vivibile sette giorni su sette ed eco-friendly. Nel 2024 avremo molte notizie in merito.
