POSSIBILE ADDIO – Sono passati quasi tre mesi dal fatidico Ibra-day,
da quel 27 Dicembre che probabilmente è stata la parentesi più bella degli
ultimi anni rossoneri. Eppure, a così poco tempo dal ritorno dello svedese
in Italia, le strade potrebbero già separarsi. L’addio di Boban e quello
probabile di Maldini, la mancanza di un progetto convincente e l’età
avanzata stanno creando una serie di dubbi al gigante di Malmö che non è
più sicuro della sua permanenza al Milan. A maggior ragione se il
prossimo condottiero sarà Ralf Rangnick, il cui credo calcistico ed idee di
organico non sono in sintonia con il profilo dell’ex Galaxy. Per l’impatto
che ha avuto, il cosiddetto ‘Ibra-effect’, è difficile immaginare un Milan
senza il proprio numero 21, per personalità e soprattutto per media punti
che cambia radicalmente in base alla sua presenza in campo. Tuttavia
‘l’ultima tournee dei Queen’, così definita da Mino Raiola, è destinata a
terminare in tempi più o meno brevi ed in via Aldo Rossi è tempo di
pensare al sostituto. Un compito per nulla scontato. Da diversi anni i
rossoneri non sono stati in grado di portare a Milanello un centravanti
costante nelle prestazioni e lo dimostra il fatto che sia proprio Zlatan
l’attaccante più prolifico del decennio, nonostante le sole due stagioni e
pochi mesi alla corte milanista. Le due ipotesi di rimpiazzo riguardano
profili con caratteristiche diverse tra loro ma entrambi possono rivelarsi
funzionali al gioco del Milan.

JOVIC E MILIK – Il primo è un talento sbocciato negli ultimi anni, il
secondo non ha bisogno di presentazioni essendo una conoscenza del
calcio italiano. Dunque, perché uno e perché l’altro? Senza dubbio, Jovic è
più adatto ad un calcio veloce e di movimento, data la sua agilità e
velocità. Si tratta di un attaccante completo: rapido, tecnico e con fiuto del
gol. Esploso all’Eintracht, la scorsa stagione è stato acquistato al Real
Madrid per una cifra importante, superiore ai 60 milioni di euro. Tuttavia
nei Blancos la concorrenza è molta e spuntarla sui vari Benzema, Bale,
Hazard e Vinicius non è semplice per nessuno. Ecco perché il serbo
potrebbe essere intenzionato a cambiare aria per partecipare ad un progetto
che lo veda essere protagonista. Qualora la scelta ricadesse nel Milan, i rossoneri si sarebbero aggiudicati un centravanti giovane e di talento,
imprevedibile grazie ai suoi cambi di direzione e capacità di segnare in
tanti modi diversi, come visto in Bundesliga. Le sue abilità nel saper
operare anche fuori dall’area di rigore abbinate alla buona tecnica possono
favorire l’incursione di centrocampisti ed esterni, ad esempio Rebic,
Castillejo e Calhanoglu, non lasciando punti di riferimento alle difese
avversarie.

Parlando invece di Milik, facciamo riferimento ad una prima
punta classica. Grande forza fisica, tecnica, capacità di giocare spalle alla
porta e servire i compagni. Anche per lui la concorrenza sta diventando
importante, con Mertens, Llorente e Petagna che lo insidiano e perciò non
è da escludere un addio. Il polacco ha caratteristiche simili a Zlatan
Ibrahimovic e per questo potrebbe rivelarsi più funzionale, soprattutto in
una squadra che lavora molto di cross. Tra le abilità più spiccate del
centravanti ex Ajax ci sono i colpi di testa e, ovviamente, una grande
qualità di conclusione e senso del gol, oltre ad una buona attitudine nei
calci di punizione. Con lui i rossoneri avrebbero un gran punto di
riferimento in attacco, abile nelle sponde e freddo sotto porta, fattore che a
Milano negli ultimi tempi è venuto a mancare. Dunque due profili
interessanti nelle loro diversità. Molto dipenderà da come finirà la vicenda
Ibra e, eventualmente, se arriverà a Milanello Ralf Rangnick.