Sfatare il tabù Stadium, dove il Milan in dieci anni non ha mai vinto. E’ solo un valore aggiunto alla motivazione principale dei rossoneri in vista della gara di domani sera a Torino: vincere significherebbe mettere un piede (e qualcosa in più) nella prossima Champions League. Pareggiare lascerebbe molta della posta in sospeso. Una sconfitta, invece, aprirebbe le porte a tante incognite con soli nove punti in palio sino alla fine del campionato.
Stefano Pioli oggi in conferenza stampa è apparso molto carico e determinato, consapevole di essere ad un punto di svolta, un crocevia di fronte alla Juve più frastornata e senza anima degli ultimi dieci anni. Ma non per questo il Milan può sentirsi grande favorito sui bianconeri. Le ultime prestazioni lasciano pensare che i rossoneri abbiano un vantaggio sulla squadra di Andrea Pirlo, ma le vere variabili sono i singoli: Cristiano Ronaldo, Morata, Chiesa, Dybala, tutta gente in grado di cambiare una partita con una sola giocata.
Sullo sfondo c’è un match fuori dal rettangolo verde che ha come oggetto Gigio Donnarumma. L’unica certezza in questa partita è che il giocatore sia assolutamente intenzionato a giocare la Champions, preferibilmente con il Milan. Ecco perché quella del destino del portiere rossonero è una ulteriore motivazione per fare bottino pieno domani sera.