Parma, dodici mesi dopo. Sono cambiati i giocatori, è cambiato l’allenatore, è cambiata l’importanza in chiave classifica, ma se un anno fa Gattuso cercava l’allungo Champions questa volta Pioli tenta lo scatto decisivo per quel posto in Europa League che vale una stagione. L’ottimo punto ottenuto tra le mura del San Paolo è già passato in archivio. Non c’è tempo per pensare alle sfuriate di Ibra, non ci si può fermare a pensare agli errori di Donnarumma. È già tempo di Milan-Parma, una gara fondamentale per consolidare il terzo posto in attesa del Sassuolo, l’ultima sfida di un trittico tutto emiliano. Rispetto al girone d’andata stiamo assistendo a tutt’altro Milan. Non solo per la presenza di quel ragazzo alto quasi due metri con la 21 sulle spalle, ora si vede a tutti gli effetti il ‘Milan di Pioli’, con undici (e molti più) ragazzi tutti uniti verso la medesima direzione. 7 punti contro Lazio, Juventus e Napoli ne sono la prova, ma non è possibile abbassare la guardia, come ripete in continuazione colui che è al timone.

Milan, stai attento al Parma. Gattuso insegna

Proprio la concentrazione è il punto chiave su cui il Milan non deve cadere. Dodici mesi fa condannò Gattuso a mangiarsi le mani, adesso la lezione dev’essere stata imparata. Anche allora i rossoneri erano reduci di un doppio confronto importante, con tre punti ottenuti contro Lazio e Juventus, poi ecco il Parma a rovinare la festa. Il vantaggio rossonero lo firmò colui che manca al Milan di oggi, Samu Castillejo, con un ottimo colpo di testa che non lasciò scampo a Sepe. Tutto bene fino al 86’ quando un’ingenuità di Borini regalò una punizione da una mattonella interessante. Sulla palla si presenta Bruno Alves che trafigge Donnarumma, è 1-1 al Tardini. Triplice fischio e tutti sotto la doccia. La squadra di Gattuso frena la corsa Champions, probabilmente il passo falso che costò il quarto posto. Già, perché il match successivo è ancora più amaro. Torino-Milan 2-0. Un uno-due di disattenzioni che vanificheranno la mini-cavalcata di fine stagione.

Un’ostacolo per l’Europa League, un’occasione per accelerare

Ma se Gattuso lo scorso anno è calato proprio sul più bello, Pioli sta premendo sull’acceleratore con un tempismo perfetto. E a dirla tutta, in una circostanza in cui nessuno ci avrebbe scommesso. La coperta corta in attacco, l’assenza di sostituzioni valide e la frequenza dei match descrivevano i rossoneri una squadra destinata a sprofondare, soprattutto nella fase iniziale in cui, tra i primi cinque incontri, gli avversari erano Roma, Lazio, Juventus e Napoli. Paradossalmente il Milan si è scoperto avere un rosa più profonda del previsto. Molto sta arrivando dalla panchina, un aspetto su cui Stefano Pioli è molto cresciuto assieme ai suoi ragazzi. C’è anche chi, come Paolo Maldini, non aveva dubbi sull’esplosione post lockdown: “Sapevo che questa squadra era destinata a sbocciare, i risultati della preparazione si stanno vedendo”. Peccato che questo exploit sia giunto a metà stagione, perché da Gennaio in poi è un Milan che viaggia almeno a ritmo Champions. Adesso è necessario rimanere sul pezzo, Parma è un’occasione per accelerare e mettere in tasca l’ennesimo risultato utile.