A poco più di 24 ore dalla primissima sfida ufficiale della stagione 2020/2021, in cui il Milan è si sta preparando ad affrontare lo Shamrock Rovers, ecco l’intervista rilasciata dai Samu Castillejo ai microfoni di DAZN:

Sulla partita contro lo Shamrock: “Appena abbiamo saputo il nome della squadra rivale, il mister ci ha detto che è una squadra tosta, la più forte d’Irlanda. Loro giocano bene a calcio e sicuramente sarà difficile”.

Sulla continuità ritrovata: “Da quando è iniziato il 2020 ho avuto l’opportunità di giocare. A Cagliari che è stata anche la prima di Ibra da titolare, è iniziato tutto non solo per me ma per tutta la squadra. Chi mi conosce sa che non andrò mai via da un posto senza lasciare il segno, quindi ho lavorato in silenzio e non ho mai attaccato nessuno. Ho sperato nella mia opportunità ed è arrivata”.

Su quanto Pioli sia stato fondamentale: “Ricordo la partita di Cagliari in cui abbiamo vinto. Lui mi ha detto delle belle parole, che non vedeva l’ora di darmi ancora l’opportunità di giocare e di vedere che giocatore sono davvero. È un mister che ti parla tantissimo, è molto vicino ai giocatori. Anche quando sei in vacanza ti scrive, ti vuole sentire. Questa cosa al giocatore fa tanto bene, perché si sente protetto dal suo mister, e quando è cosi vuoi dare sempre di più. Pioli è un grande allenatore ma soprattutto una grande persona”.

Su Ibra: “Lui parla tantissimo. In allenamento, fuori, nelle partite. È un giocatore che ci tiene perchè ha dato tanto a questo club. È un campione e non vede l’ora di vincere, anche in allenamento. Questo ti fa tirare fuori il meglio di te. Se sbagli passaggi in allenamento o fai un dribbling di troppo, c’è dietro Ibra, ecco perché non bisogna sbagliare”.

Sul rinnovo di Ibra: “Eravamo sicuri che avrebbe prolungato il contratto almeno di un anno e che sarebbe rimasto con noi. Lui si è sentito circondato da ragazzi umili che volevano lavorare e alla fine non c’erano dubbi su questo. Non è mai uscito dalla chat di squadra”.

Su Tonali: “È un bravo ragazzo ed è forte, questo lo sappaimo tutti. L’anno scorso ha fatto una bella partita contro di noi. Si vede dagli allenamenti che ha voglia di dimostrare e che è umile”.

Su Brahimz Diaz: “È un bravo ragazzo, lo conosco da quando aveva 10 anni. Famiglia umile, siamo cresciuti quasi nello stesso quartiere. Pensare di avere due giocatori di Malaga in un Club come il Milan non sia sicuramente mai successo. Quando possiamo aiutarci ci aiutiamo, se posso dare una mano lo faccio volentieri”.